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La Bce mostra i muscoli all'Italia: “Rischia soltanto di farsi del male da sola”

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Nessuna reazione ufficiale all’invettiva di Guido Crosetto, ultimo attacco arrivato dai politici italiani. Niente dichiarazioni e bocche cucite, ma in casa Bce non nascondono lo stupore, almeno lontano dai microfoni, per l’atteggiamento dei membri della maggioranza di centrodestra. “Sono sorpresa. E non capisco” il pensiero di Christine Lagarde, numero uno dell’istituto di Francoforte, riferito da Repubblica. Che poi fornisce la versione dai fatti secondo due fonti della Bce: “In primo luogo siamo in un quadro totalmente opposto a quando Mario Draghi lasciò la Bce. Ora l’inflazione è alta e una Banca centrale non può fare altro che alzare i tassi. Tanto più quando la corsa dei prezzi, in alcuni Paesi europei, è da mesi a due cifre”. Ed in particolare arriva un messaggio ancora più chiari: “Con queste bordate l’Italia rischia soltanto di farsi del male da sola”.

 

 

All’interno della Bce non c’è la stessa preoccupazione per il debito italiano in caso di nuovo rialzo dei tassi: non è affatto automatica una situazione di peggioramento e rischi di solidità del debito. “Inoltre a Francoforte - scrive ancora il quotidiano sulle reazioni degli uomini di Lagarde - hanno notato con favore che l’Italia ha approntato una manovra di bilancio cauta e che punta a rispettare i vincoli di bilancio europei, in prospettiva. E la stessa tranquillità deve essere diffusa tra miriadi di investitori che detengono debito italiano o che vogliono comprarlo e che stanno tenendo i rendimenti relativamente bassi. Il quadro è discreto. Ma se continueranno gli attacchi alla Bce, non è escluso - l’allarme che filtra - che i mercati possano ricominciare a innervosirsi. Che possano pensare che il governo tira bordate perché incapace di amministrare la propria economia o i fondi del Recovery. Che cerchi, insomma, un capro espiatorio per coprire le proprie mancanze”. 

 

 

“È il governo che con il suo nervosismo rischia di rendere inquieti i mercati”, il pensiero delle fonti interpellate da Repubblica. Il timore è che i falchi possano utilizzare come scudo queste dichiarazioni, puntando il dito sulla Bce troppo tenera dopo gli attacchi subiti. Il sospetto sarebbe quello di aiutare l’Italia anche se così non è in realtà. “Chi attacca la Bce sta facendo lo stesso errore che ha rimproverato a dicembre a Lagarde: sta usando un linguaggio dannoso. Che fa male anzitutto all’Italia” la chiosa del quotidiano.

 

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