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Italiani stufi della guerra: quasi la metà ora è “neutrale”. Cresce il fronte anti-sanzioni

Tommaso Carta
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Si incrina il sentimento pro-Ucraina tra gli italiani. Secondo l'ultima rilevazione realizzata da Ipsos per il Corriere della Sera, infatti, la maggioranza relativa degli intervistati, pari al 47%, oggi dichiara di non appoggiare nessuno dei due Paesi in conflitto. A marzo, nelle prime settimane del conflitto, il 57% degli italiani invece si era schierato al fianco di Kiev, il 38 non prendeva posizione e solo il 5% parteggiava per Putin. Se quest'ultima linea si è rafforzata di poco (oggi i «pro-Mosca» sono l'8% del campione) si è abbassata considerevolmente la percentuale di chi sostiene le ragioni di Kiev, dal 57 al 45%. Non solo: cresce l'insofferenza per le sanzioni alla Russia che in qualche modo colpiscono l'export italiano. All'inizio del conflitto le sosteneva il 55% degli italiani, oggi il 46. La guerra, in ogni caso, resta un motivo di inquietudine per tre italiani su quattro. Il timore principale (53%) riguarda le conseguenze economiche del conflitto, mentre spaventa di meno l'ipotetico coinvolgimento dell'Italia nella guerra (19%) e l'arrivo dei profughi da Kiev (15%).

 

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