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Il reddito di cittadinanza ha bruciato 6 miliardi in 9 mesi. Governo pronto a cambiare

Gianluca Zapponini
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E pensare che nell’Aula di Montecitorio, dove ha tenuto il suo primo discorso programmatico, Giorgia Meloni lo ha fatto letteralmente a pezzi. Fallimento, sconfitta, errore, lo si può chiamare in mille modi il reddito di cittadinanza, se il metro di misura è quello di Fratelli d’Italia. "C'è un tema di povertà dilagante da non ignorare", ha messo in chiaro il primo premier donna della storia italiana. "Vogliamo mantenere e aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti non in condizioni di lavorare ma, per gli altri, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro". Perché "per come è stato pensato e realizzato, il reddito di cittadinanza ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l'Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia". Avviso ai naviganti fin troppo chiaro, la misura bandiera del Movimento Cinque Stelle altro non è che uno steroide per il mercato del lavoro, che crea una sorta di illusione ottica: non si cerca lavoro perché si pensa di averlo già, per generosa concessione dello Stato. Ma nel frattempo la macchina del reddito di cittadinanza non si ferma. Anzi. La prova è negli ultimi dati rilevati dall’Inps, visto che è proprio l’Istituto per la previdenza a erogare il sussidio. Nel mese di ottobre 2022, i nuclei familiari beneficiari della misura pentastellata e della sua versione per chi non è più in età lavorativa, la pensione di cittadinanza sono stati 1,16 milioni in totale, con 2,45 milioni di persone coinvolte e un importo medio erogato a livello nazionale di 551 euro.

 

 

 

Secondo gli uffici di via Ciro il Grande, l'importo medio varia sensibilmente con il numero dei componenti il nucleo familiare, e va da un minimo di 454 euro per i nuclei costituiti da una sola persona a un massimo di 736 euro per le famiglie con cinque componenti. La platea dei percettori di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza è composta da 2,16 milioni di cittadini italiani, 208mila cittadini extra-comunitari e quasi 84mila cittadini europei. 
Non è finita. Nei primi nove mesi del 2022 l'Inps ha erogato oltre sei miliardi per il reddito di cittadinanza. E tra gennaio e settembre hanno ricevuto almeno una rata di reddito o pensione di cittadinanza quasi 1,5 milioni di famiglie per un totale di 3,4 milioni di persone coinvolte a fronte di un assegno medio di 581,96 euro e di revoche che hanno riguardato oltre 46mila nuclei e le decadenze 230mila. Tornando ai dati di ottobre, la distribuzione per aree geografiche vede 430mila soggetti beneficiari al Nord, 328mila al Centro e 1,69 milioni nell'area Sud e Isole. E ora che farà Meloni?

 

 

 

 

 

 

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