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Inaugurata con due premi Nobel la Business School dell'Università San Raffaele

Dario Martini
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L'Università San Raffaele di Roma ha inaugurato questa mattina, 30 maggio, la sua nuova Business School. Ad aprire l'evento, nella sala convegni dell'ateneo, è stata la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, che ha sottolineato "l’importanza di valorizzare le sinergie positive tra sanità, ricerca ed economia, per contribuire alle prospettive di crescita e sviluppo di una società sempre più complessa e in continua trasformazione".

Il momento clou sono state le lectio magistralis dei due premi Nobel, Edmund Strother Phelps, ideatore della cosiddetta "economia viola", e il luminare di fama mondiale nel settore della genomica, Gregg L. Semenza. Il chairman della scuola che dovrà sfornare manager nel campo finanziario, sanitario e aziendale è l'ex ministro dell'Economia Giovanni Tria

 

 

 

L'intervento di Phelps era incentrato sul "percorso verso la buona vita". Una riflessione stimolante per le nuove generazioni, invitate ad investire senza timore sulla propria creatività. "Al centro della mia teoria - ha spiegato Phelps - c’è la convinzione che le persone di ogni estrazione sociale abbiano il potenziale per creare cose nuove. Questo tipo di innovazione, che nasce dalla creatività della gente di una nazione, alimenta la crescita economica ma richiede una società ricca di valori moderni, che incoraggiano le persone ad agire su cose nuove, a crearle e a provarle. In generale vedo tre categorie di valori moderni: individualismo, vitalismo e autoespressione".

Anche Semenza ha posto al centro le  nuove leve. "Per giungere a scoperte fondamentali che fanno segnare passi sostanziali non solo alla conoscenza, ma anche alla loro applicazione e a benefici per i pazienti è fondamentale dare fiducia ai giovani, che sono alla base di una vigorosa e produttiva ricerca scientifica in qualunque paese. Perdere i giovani, costretti ad emigrare in paesi più attrattivi per la ricerca, vuol dire impoverire gravemente un paese". Il premio Nobel per la Medicina ha ripercorso "una breve storia sull'ossigeno e il suo impatto nella patologia umana e nella società presente e futura". Lo ha fatto indagando sulle capacità adattative delle cellule alle differenti condizioni ambientali, svelando i percorsi della ricerca di base, fondamenta delle grandi scoperte che hanno rivoluzionato le nostre conoscenze, mettendone in risalto l’essenzialità e i processi che rappresentano il substrato per una imprenditoria di successo.

Tria ha sottolineato, invece, come la Business School dell'Università San Raffaele arrivi proprio "in un momento in cui è massima l'incertezza che domina l'economia globale dopo la pandemia e a causa della guerra in corso in Europa". La San Raffaele Business School (SBS), nasce dalla volontà dell’Università Telematica San Raffaele di valorizzare attraverso le nuove tecnologie gli studi economici creando corsi con indirizzi specifici sin dalla laurea triennale, orientati al mondo del lavoro e di interesse per gli stakeholders. L’offerta didattica è in modalità e-learning, con l’utilizzo di internet e delle nuove tecnologie digitali, capace di erogare una formazione caratterizzata da un variegato ed elevato livello di attività e servizi in un’ottica di democratizzazione del sapere. Il mese scorso l’Università Telematica San Raffaele è risultata prima per qualità della ricerca tra gli atenei telematici e quinta tra tutto il sistema universitario nazionale in base ai dati pubblicati dall’Anvur, l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca per il periodo 2015-2019. Presente all’evento anche il rettore Vilberto Stocchi. Tra gli altri, Hema Tank, managing director del London Institute of Banking and Finance, Alex Fraser, ceo director del London Institute of Banking and Finance, Mario Silic, chairman della Swiss School Business and Management Geneva, Giorgio Giovannelli, professore di Diritto Canonico e Bioetica presso Pontificia Università Lateranese in Vaticano e il cardinale Giovanni Battista Re.

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