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Il governo vende Ita Airways, chi sono i compratori in pole position

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Questa volta sulla privatizzazione di Alitalia (da ottobre ribattezzata Ita) si fa sul serio. Ci sono già blasonati compratori. In pole position c’è la cordata Msc-Lufthansa che il 24 gennaio ha ufficialmente dichiarato il proprio interesse. Sullo sfondo gli americani di Delta che hanno dichiarato di essere in stretto contatto con i dirigenti dell’azienda. Nelle ultime ore si sarebbe aggiunta Air France-Klm. Ma soprattutto c’è la determinazione del governo per arrivare alla definizione di una partita che si trascina da almeno 15 anni e nel frattempo è costata una decina di miliardi. Il governo, infatti, ha approvato un Dpcm che indica il percorso per la vendita. Ad illustrarlo è stato il ministro dell’Economia Daniele Franco specificando che, almeno nella prima fase lo Stato manterrà una quota di minoranza, ma non di controllo. La partecipazione residua potrà poi essere successivamente ceduta. «Abbiamo soggetti interessati», ha ricordato Franco, «non esiste comunque un programma predeterminato sui tempi».

L’autorizzazione ad aprire la procedura di vendita è un passaggio importante perché consente agli eventuali compratori di entrare nella cosiddetta data room, cioè vedere i conti della società e analizzarne le prospettive. In questo modo i possibili compratori potranno studiare un’offerta adeguata e capire come rendere profittevole la compagnia che in questo momento è ancora molto debole: tra il 15 ottobre e il 31 dicembre Ita ha registrato 86 milioni di ricavi, ma ne ha già persi 170. Secondo le prime stime il valore dell’azienda dovrebbe aggirarsi tra 1,2 e 1,4 miliardi. Lo scorso 31 gennaio il consiglio di amministrazione di Ita Airways non ha potuto mettere a disposizione i dati a Msc e Lufthansa proprio perché mancava l’autorizzazione da parte del governo. In sostanza, il Dpcm aprirà le trattative che saranno a evidenza pubblica e non discriminatoria: significa che dovrà essere data la possibilità a tutte le compagnie aeree di presentare offerte. In campo c’è la proposta del gruppo Msc della famiglia Aponte in abbinata con i tedeschi di Lufthansa. Ma negli ultimi giorni è stato registrato l’interesse di Air-France -Klm. Il timore non è solo quello di vedere il gruppo tedesco di rafforzarsi ancora di più ma anche di perdere il partner italiano nell’intesa di code sharing appena raggiunta sulle ricche rotte transatlantiche.

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