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Metà stipendio a fine mese, i dolori dei dipendenti Alitalia

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Filippo Caleri
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C’è una nuova procedura per pagare lo stipendio in Alitalia. Tra qualche giorno, quando scadrà il mese, i commissari dell’ex compagnia di bandiera metteranno nella busta paga dei lavoratori solo il 50% delle loro competenze. Il resto arriverà solo più tardi. Quando cioè sarà più chiaro quanto si potrà incassare con la cessione del marchio. La notizia che frustra dipendenti alle prese con l’estenuante trattativa per far decollare la Ita è arrivata con una mail dei commissari Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso che spiega: «Ci dispiace molto dovervi informare che gli stipendi del mese corrente saranno regolati al 50% con valuta lunedì 27 settembre, mentre il rimanente 50% vi verrà accreditato non appena avremo evidenza sull'esito del bando del marchio Alitalia, come disposto dalla Commissione europea».

Una facoltà prevista dal fatto che la legge prevede che le somme provenienti dalla vendita degli asset vengano «utilizzate in via prioritaria per il sostentamento dei costi correnti, in primis gli stipendi». In cassa insomma non c’è più un euro. Quando mancano meno di tre settimane allo stop delle operazioni, i commissari possono contare su liquidità in progressivo esaurimento perché la chiusura delle vendite dei biglietti, a partire dal 24 agosto, ha generato un sostanziale fermo dei ricavi. Inutile farsi illusioni. L’altra metà dello stipendio non arriverà a breve. La gara per la cessione del brand è in stallo. Ita, la principale pretendente, ha deciso di aspettare la seconda fase della gara quando si potrà offrire meno dei 290 milioni di prezzo base fissati nel bando. Un cifra giudicata subito eccessiva dai vertici della nuova società. In attesa dell’incasso ribassato ai dipendenti non resta che la procedura: non vi paghiamo. 

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