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C'è la crisi. Ma le aziende assumono: 25 mila occupati in più nel primo trimestre

Meno contratti a termine

Filippo Caleri
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Non è molto. Ma in tempi di rallentamento economico e stagnazione un piccolo segno positivo davanti alla creazione dei posti di lavoro è quasi una benedizione. A certificare che le aziende continuano, seppure col contagocce, a inserire dipendenti nelle piante organiche è l'Istat. Che spiega che nel primo trimestre 2019 si registra un lieve aumento dell'occupazione rispetto al trimestre precedente (+0,1%), in un contesto di calo della disoccupazione e dell'inattività. L'Istituto di statistica aggiunge che dal lato dell'offerta di lavoro, dopo due cali consecutivi, nel primo trimestre il numero di persone occupate torna a crescere, seppure lievemente, in termini congiunturali (+25.000, +0,1%), a seguito dell'aumento dei dipendenti permanenti e degli indipendenti che ha più che compensato la riduzione dei dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 58,7% (+0,1 punti). Le maggiori assunzioni si sono riflesse sempre nel  primo trimestre del 2019 sul tasso di disoccupazione. Dopo la crescita del trimestre precedente, l'indice è diminuito in termini congiunturali portandosi al 10,4% (-0,2 punti). Sempre secondo l'istituto di statistica l'aumento congiunturale del numero di occupati è il risultato della crescita dei dipendenti permanenti, +47 mila, +0,3%, e degli indipendenti, +7 mila, +0,1%, a fronte di una flessione dei dipendenti a termine, -29 mila, -1,0%. 

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