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Svolta nel dossier Alitalia, Battisti vola ad Atlanta

L'ad di Fs, Gianfranco Battisti

L'ad delle Fs vede i vertici di Delta per il rush finale

Filippo Caleri
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Ormai il dossier Alitalia è al punto di svolta. Entro Pasqua un quadro certo sull'alleanza e sui soci della newco sarà definito. E il segnale che la partita sia entrata nel rush finale è il decollo previsto stamattina dell'ad di Fs, Gianfranco Battisti (nella foto) per Atlanta negli Usa. Nella sede di Delta Airlines il manager incontrerà Ed Bastan, il suo omologo nella compagnia statunitense. Sarà l'occasione per mettere a punto il lavoro degli sherpa delle Ferrovie che nelle scorse settimane hanno fatto la spola per stendere una bozza di intesa in vista della scrittura del piano industriale per il salvataggio dell'aviolinea. Che dovrebbe arrivare prima della Pasqua, sancendo anche idealmente anche la resurrezione di Alitalia. Restano ovviamente dei nodi da sciogliere. Secondo le ultime indiscrezioni, Delta sarebbe disposta a investire solo 150 milioni nella nuova Alitalia, una cifra considerata insufficiente. Mancherebbero così almeno 50 milioni rispetto alle stime di un mese fa, quando il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio incontrò i sindacati al Mise. Una impasse che potrebbe essere risolta con un ingresso degli statunitensi in due tappe. Un primo chip per far decollare l'operazione, e una seconda iniezione di capitale dopo un determinato periodo legata anche alla valutazione dell'esito dell'operazione. Una sorta di opzione sulle quote da esercitare nei tempo stabiliti. La quote potrebbero dunque leggermente più basse. Per ora l'obiettivo è sempre il 20% circa per i due partner (Delta e easyJet) Fs avrebbe il 30-35% della newco e il Mef, almeno al momento, non più del 15%. Resterebbe invariata la parziale divisione dei compiti tra i due partner: Delta concentrerebbe il lungo raggio sullo scalo di Roma, mentre la compagnia britannica si occuperebbe del medio raggio. In pratica più voli verso le capitali europee dagli aeroporti milanesi e minore frequenza invece dalla Capitale. Intanto a fare maggior luce sul progetto ci penseranno i commissari straordinari Daniele Discepolo, Enrico Laghi e Stefano Paleari, attesi giovedì in audizione alla Camera. 

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