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Germania e Francia trascinano la ripresa dell'Eurozona

>>>ANSA/ LUNEDI' NERO PER LE BORSE, PIAZZA AFFARI -4,7%, SPREAD A 474

Il pil cresce più delle previsioni. I dati di Eurostat confermano la fine della recessione ma non per l'Italia. Positivo l'andamento dello spread, sceso sotto 240 punti

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E' andata meglio del previsto. I dati sull'economia dell'Eurozona ufficializzano la fine della recessione. Dopo sette trimestre consecutivi in contrazione, nel secondo trimestre il pil dell'Eurozona esce dalla recessione e registra un +0,3% rispetto ai precedenti tre mesi, migliore dell'atteso +0,2%. Lo rivelano le stime flash di Eurostat. Nei paesi dell'Unione europea a 27 paesi il Pil cresce dello 0,3% trimestrale, mentre in Italia resta con il segno meno a -0,2%. Su base annuale il Pil dell'Eurozona regitra una contrazione dello 0,7%, mentre quella dei 27 paesi dell'Unione europea segna un -0,2% e l'Italia un -2%. Una «ripresina» che dunque non riguarda l'Italia, dove la recessione non è ancora finita, anche se si comincia a parlare di un timido ritorno al segno più entro la fine del 2013. La Bce nel suo ultimo bollettino di luglio ha previsto una graduale ripresa per l'Eurozona fin da quest'anno, anche se l'istituto di Francoforte continua a mettere le mani avanti e a dire che i rischi per le prospettive economiche dell'area euro continuano a essere «orientati al ribasso». I dati che arrivano da due colossi dell'Europa, Germania e Francia, spingono nella direzione auspicata. L'economia tedesca cresce infatti dello 0,7% destagionalizzato nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi, l'espansione più forte da un anno a questa parte. Il dato, rilevato a livello preliminare, è leggermente migliore dell'atteso +0,5%, grazie alla domanda interna e alla spesa pubblica. Nel primo trimestre il Pil era stagnante. Su base annua non destagionalizzata il Pil cresce dello 0,9% dopo il -1,6% del primo trimestre. Su base destagionalizzata il Pil cresce dello 0,5% annuo dopo essere rimasto invariato nel primo trimestre. Anche la Francia esce dalla recessione: il Pil nel secondo trimestre cresce dello 0,5% rispetto ai primi tre mesi, il miglior risultato da due anni a questa parte, anche in questo caso grazie al rialzo dei consumi interni. Il dato è migliore dell'atteso +0,2% e fa seguito a una contrazione dello 0,2% nel primo trimestre e ad un'analogo -0,2% nel quarto trimestre del 2012. Il ministro delle Finanze, Pierre Moscovici accoglie il risultato con soddisfazione. «Incoraggia e amplifica i segnali di ripresa». Per quanto riguarda l'Italia, i dati confortanti arrivano dallo spread, ancora in calo. Nelle prime contrattazioni, il differenziale tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti si attesta a quota 239, dopo aver chiuso ieri a 241 punti e aver toccato un minimo da due anni a 237 punti. Il rendimento è al 4,22%. Il differenziale Bonos/Bund arretra a 266 punti per un tasso del 4,48%. Il rendimento dei bond tedeschi resta in crescita all'1,82%. Infine la Borsa: apertura in lieve rialzo a Piazza Affari con l'indice Ftse Mib che sale dello 0,09% a 17.394 punti, mentre l'Ftse Italia All-Share guadagna lo 0,08% a quota 18.446. L'indice Ftse Italia Star fa segnare +0,05% a 14.278 punti. Poi la Borsa ha virato in territorio negativo, con un volume di scambi limitato nella giornata prefestiva.

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