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Il Paese riparte seminando fiducia

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Sonoparole di Victor Hugo, autore de I Miserabili, pronunciate il 15.1.1850 alla assemblea nazionale legislativa francese. Per la verità la frase di Hugo riguardava la discussione sulla legge della istruzione. Ma le sue espressioni rilette a distanza di oltre 160 anni devono farci riflettere sullo stato della nostra Nazione che "non sa leggere". Il poeta, ancora, ammoniva gli onorevoli colleghi a non buttare a terra «come dei forzati stanchi la gloria, il genio, il pensiero, l'intelligenza, il progresso, l'avvenire». Hugo quale rimedio alle difficoltà finanziarie sosteneva che non bastano i risparmi ma è necessaria «una politica intelligente e rassicurante che restituisca fiducia, che faccia rinascere l'ordine, il lavoro e il credito». Giro quanto ho attinto dal grande pensatore dell'800 ai politici di lungo corso o in erba affinché meditino. Basta con il considerare l'Italia, un'Italietta, basta con funeree previsioni, basta con i litigi da cortile. La situazione è seria. Se vogliamo che riparta l'economia bisogna allentare i vincoli che soffocano le iniziative, spargere fiducia e non solo terrorismo. Non demonizzare ma incentivare il profitto. Spingere i giovani a darsi da fare e abbandonare il vittimismo. Dare però loro lo spazio vitale che cercano affinché, ritrovando fiducia in se stessi, spargano il loro seme nel fertile terreno italico. Siamo legati a doppio filo alla Europa grazie, o a causa, dell'euro. La moneta unica in vigore da oltre 10 anni ha avuto qualche merito, ma la mancanza di una "politica unitaria" crea dispersioni, in uno con egoismi letti, scritti e gridati in lingue diverse. La tornata elettorale in corso è complessa, non va presa a cuor leggero. Tutti devono imparare a leggere per capire e interpretare i messaggi che arrivano dai partiti. Il mondo è cambiato. I confini abbattuti. Siamo indifesi, mancando mura che non servono più. I giovani prendano coscienza che l'Italia ha dato tanto. Ma la rendita è finita. Il capitale va ricostruito. Come diceva Hugo, partendo da una politica intelligente che abbia la forza di restituire quella fiducia persa per l'indecorosità passata.

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