Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La Fed taglia il Pil Usa

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

La ripresa americana è «modesta», rallenta e la Fed assicura che non farà mancare il proprio appoggio. La banca centrale manterrà i tassi di interesse a livelli «eccezionalmente bassi», più del previsto, almeno fino alla fine del 2014, ovvero un anno in più rispetto a quanto previsto in agosto. Dall'economia statunitense sono arrivati «segnali positivi» di recente, ma «continuiamo a vedere venti contrari dall'Europa e un rallentamento della crescita mondiale» afferma il presidente della Fed, Ben Bernanke, che promette: «se sarà necessario» e «se le condizioni» lo garantiranno la Fed è pronta anche a nuovi aiuti alla ripresa, incluso l'acquisto di titoli di stato. La Fed - assicura Bernanke - non ha finito le munizioni a sua disposizione per aiutare la ripresa. Ma, aggiunge, senza un sostanziale balzo dell'economia, i tassi resteranno bassi. La Fed prevede per il 2012 una crescita del 2,2-2,7%, meno del 2,5-2,9% stimato in novembre, per poi accelerare nel 2013 al 2,8%-3,2% a fronte del 3,0%-3,5% previsto in precedenza. Il tasso di disoccupazione, che al momento «resta alto», calerà solo gradualmente. E quest'anno si attesterà fra l'8,2% e l'8,5% contro l'8,5%-8,7% precedentemente stimato. nel 2013 il tasso di disoccupazione calerà al 7,4%-8,1% dal 7,8%-8,2% stimato nel novembre scorso. Il mercato immobiliare, che resta «depresso», continua a pesare sulla crescita . «Le debolezze del settore rallentano la ripresa. Il mercato immobiliare è il principale motivo per cui l'economia non cresce in modo più robusto» evidenzia Bernanke. la Fed, al termine della riunione in cui ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse, ha diffuso per la prima volta le proprie previsioni sull'andamento dei tassi di interesse. Nove dei 17 membri del Fomc, il braccio decisionale della Fed, prevedono che i tassi rimarranno sotto l'1% fino alla fine del 2014. Nel lungo termine la maggioranza dei membri del Fomc prevede tassi fra il 4% e il 4,5%. Non si tratta in ogni caso di posizioni vincolanti, avverte Bernanke assicurando che la banca centrale valuta le informazioni a sua disposizione di volta in volta per assumere le decisioni di politica monetaria. La Fed rivede in modo costante anche la composizione del proprio bilancio, per il quale le prime vendite potrebbero non avvenire prima del 2015. Bernanke sottolinea la necessità per gli Stati Uniti di adottare una politica di bilancio responsabile ma prende le distanze da chi gli chiede di entrare nell'arena politica commentando le critiche mosse nei suoi confronti dai candidati repubblicani alla casa Bianca. «Non entro nella retorica politica. Ho un lavoro da svolgere e fino a che sarò qui aiuterò la Fed a tentare di centrare gli obiettivi del suo mandato».

Dai blog