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Trattativa a oltranza vicini all'accordo sul contratto unico

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Il confronto tra azienda e sindacati continuerà anche oggi

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Sfumainvece la pista cinese: nessuna offerta per rilevare lo stabilimento, chiariscono la Fiat e il ministero guidato da Corrado Passera. Dovrebbe così essere vicina l'apertura della vertenza in sede ministeriale. L'Ugl fa infatti sapere che «il dicastero dello Sviluppo Economico si è impegnato a convocare a breve un tavolo per individuare proposte concrete di rilancio del sito». Scioperano i lavoratori di Cassino e della Ferrari, con un presidio a Maranello, dove la Fiom mette in scena un funerale, con tanto di bara contenente il contratto, una campana che suona a morto e volantini-necrologi. «Si sciopera con grande consenso contro l'uscita dal contratto nazionale e contro il modello di Pomigliano - osserva Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom -, mentre a Torino si svolge una trattativa surreale priva di ogni mandato dei lavoratori del gruppo. La Fiat cerca di imporre a 86.000 lavoratori un contratto che ha avuto il sì non libero di soli 7.000». Il negoziato all'Unione Industriale di Torino comunque va avanti, con la lettura dei testi, e l'accordo sembra sempre più vicino. In particolare si discute di rappresentanza sindacale, organizzazione e orario di lavoro e di norme su assunzioni, ambiente di lavoro, fondo sanitario. «Ci sono ancora distanze importanti - spiega Bruno Vitali, segretario nazionale della Fim - su trattamento di malattia, scatti di anzianità e straordinari. Continueremo a lavorare, un accordo potrebbe essere raggiunto venerdì». «Si sta procedendo speditamente - dice Antonio D'Anolfo, segretario nazionale dell'Ugl metalmeccanici - domani (oggi, ndr) affronteremo nel dettaglio i nodi ancora da sciogliere. Sarà una giornata intensa». «C'è un clima più disteso e più favorevole a trovare delle soluzioni condivise rispetto al nervosismo che si era registrato ieri», osserva Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic. «La trattativa vera sul nuovo contratto del gruppo riprende venerdì e non si possono fare quindi fughe in avanti» sottolinea il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, secondo cui «quella con l'azienda è una trattativa complessa, in cui vanno assunte decisioni importanti. Chi fa fughe in avanti, ipotizzando probabili intese tra le parti a breve, vuol dire che non ha la cognizione precisa degli eventi in questione». «È una normale trattativa, quindi, che prosegue nei tempi propri di un negoziato, che può concludersi solo dopo un serio lavoro. Ci vuole ancora un po' di tempo - conclude Palombella - ma credo che entro la prossima settimana si capirà come va a finire». E intanto Cobas e sindacati di base preparano un presidio a Pomigliano, in occasione della presentazione alla stampa della nuova Panda, in programma il 14 dicembre.

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