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Ocse: bene sanzioni automatiche per abbattere i debiti degli Stati

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Cosìil risanamento dei conti pubblici deve essere la priorità assoluta dei Paesi della moneta unica, anche se ciò può comportare un rallentamento della già debole crescita. Questo il messaggio dell'Ocse alla vigilia del vertice dei capi di Stato e di governo della Ue in programma a Bruxelles giovedì e venerdì. L'Ocse - che ieri ha pubblicato il suo ultimo rapporto sull'Eurozona - lancia così l'ennesimo allarme sugli elevati debiti pubblici di molti Paesi: «Continueranno a crescere nei prossimi anni, raggiungendo livelli senza precedenti. E debiti così elevati vanno assolutamente ridotti, perché sono un ostacolo proprio per la crescita». Dunque, si legge nel rapporto, «sarà necessario un notevole sforzo di consolidamento, e in molti Paesi servirà una posizione di bilancio rigorosa per molti anni prima di poter tornare a livelli prudenti di debito». L'invito dell'Ocse è quindi quello di non annacquare la riforma del Patto Ue: per i Paesi con un debito sopra il 60% - si raccomanda - dovrebbe essere prevista una riduzione «adeguata» e ad un «ritmo sostenuto». E le sanzioni per chi non rispetterà le regole dovranno essere severe e «quasi automatiche», evitando il più possibile la mediazione politica.

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