Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"Aiutare la Grecia per difendere l'euro"

La cancelliera tedesca Angela Merkel al Bundestag di Berlino

  • a
  • a
  • a

"È in gioco il futuro dell'Europa". Il cancelliere Angela Merkel intervenendo al Bundestag, il Parlamento tedesco, dopo i dubbi di Berlino dei giorni scorsi è tornata a sostenere il programma di aiuti alla Grecia: "Non c'erano alternative - ha detto il cancelliere - Dobbiamo difendere la nostra moneta e nell'Ue non è possibile alcuna decisione senza o contro la Germania. Tutta l'Europa guarda verso di noi".   VIA LIBERA DEL GOVERNO - La Merkel ha sottolineato che quanto accaduto alla Grecia debba servire da lezione e che a questo proposito sia necessario cambiare il patto di stabilità, garantire un maggiore coordinamento tra i paesi dell'area euro e nuove regole, da definire al più prestio, sulla solvibilità degli stati membri. Il Bundestag dovrà decidere sul pacchetto di aiuti ad Atene di 22,4 miliardi di euro (29,32 miliardi di dollari) in tre anni. Nel frattempo, il governo tedesco ha dato il suo via libera al contributo di 110 milioni di euro (in tre anni) alla Grecia da parte dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale (Fmi). Il cancelliere nei giorni scorsi ha spiegato di volere velocizzare quanto possibile il cammino del provvedimento in Parlamento - a questo proposito ha aggiunto di non aspettarsi resistenze significanti - e perciò di puntare a farlo passare da entrambe le Camere entro venerdì 7 maggio.   SOSPENDERE IL VOTO DEGLI STATI NON VIRTUOSI - "Se interveniamo - ha sostenuto - proteggiamo anche la nostra moneta", evitando una reazione a catena nei mercati valutari e tra gli altri partner di Eurolandia. Una seconda crisi finanziaria mondiale, ha osservato, si tradurrebbe in una notevole perdita di ricchezza e in un aumento della disoccupazione. Ma il pacchetto di aiuti non deve permettere ad alcuni stati di tenere bassa la guardia sulla crisi: per la Germania il diritto di voto di quei paesi della zona euro che non dovessero rispettare in futuro i propri obblighi di bilancio andrebbe sospeso.   NESSUN REGALO ALLE BANCHE - Sulla scia della crisi che ha colpito la Grecia, anche le banche non possono sottrarsi a un'ulteriore regolamentazione. Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha precisato che il governo non ammorbidirà la tassa sui rischi sistemici (la cosidetta levy) o altre misure, apprezzando la decisione annunciata ieri da istituti di credito e società finanziarie di contribuire volontariamente per sostenere la Grecia. "Dovessero le banche credere che in cambio di un simile contributo volontario saremo più morbidi su una bank levy (la tassa sulle banche contro i rischi sistemici) o altre misure", ha però avvertito il cancelliere tedesco, "commetterebbero un grave errore". Gli istituti di credito in Francia e Germania sono tra i più esposti con i bond greci.    

Dai blog