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Terna fa il pieno di utili

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Numerida record per la Terna nel 2009. La società che gestisce la rete elettrica italiana non ha risentito della crisi. E nell'anno più nero dell'economia ha portato a casa risultati che fanno ridere i soci. Lo ha spiegato lo stesso amministratore delegato Flavio Cattaneo (nella foto) nel corso della presentazione: «Terna ha mantenuto le promesse in un anno molto difficile con un risultato molto importante in termini di efficienza e capacità di creare valore per gli azionisti». Così l'utile netto del gruppo sale a 771 milioni di euro, con un balzo del +135,4% sul 2008; i ricavi risultano pari a 1.360,7 milioni (+13,8%), l'Ebitda a 1.003,2 milioni (+18%). Una performance resa possibile dalla cessione, perfezionata lo scorso 3 novembre, della quota della controllata brasiliana Terna Participacoes. Ma anche senza considerare la plusvalenza derivante da questa operazione i conti restano ottimi: l'utile al netto dell'impatto della cessione è comunque di 354 milioni, +17,8% sul 2008. E sale in alto anche il dividendo: il cda ha proposto per il 2009 un dividendo di 19 centesimi di euro per azione (+20% rispetto al 2008), di cui 7 cent già pagati come acconto. Una conferma della politica dei dividendi della società: il direttore finanziario di Terna, Fabio Todeschini, ha spiegato che «non ci sono cambiamenti della politica dei dividendi rispetto a quanto annunciato lo scorso novembre, con un incremento del 4% prendendo come base il 2008». Gli investimenti del gruppo sono cresciuti del 17,7% rispetto al 2008, e risultano pari a un totale di 900,4 milioni di euro, di cui 624 milioni di euro soggetti a incentivi di sviluppo. La situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2009 rileva un patrimonio netto pari a 2.501,5 milioni di euro, completamente di pertinenza del gruppo, mentre l'indebitamento finanziario netto è pari a 3.758,2 milioni di euro (rispetto ai 2.953,6 milioni al 31 dicembre 2008, che non includono l'indebitamento finanziario netto del Brasile). Confermata anche l'emissione, entro marzo, di prestiti obbligazionari, in forma pubblica o privata, per un importo complessivo di circa 1,5 miliardi di euro. Notizie che i mercati hanno colto con particolare euforia e il titolo ha chiuso a Milano segnando un record a 3,22 euro (+0,86%). Giovedì scorso poi Terna ha concluso un accordo con la Banca europea per gli investimenti per un finanziamento di ulteriori 73 milioni di euro per l'elettrodotto sottomarino ad alta tensione Sapei, di collegamento tra Sardegna e penisola italiana. Un finanziamento che si aggiunge ai 300 milioni già messi a disposizione dalla Bei.

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