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Bce prepara un nuovo taglio dei tassi

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A mettere in guardia da eccessivi sforamenti è stato ieri il presidente della Bce, Jean Claude Trichet, nel bollettino mensile, rivolgendo la sua attenzione in particolare all'Italia e ad altri sei paesi il cui deficit supererà la soglia del 3% del Pil sia quest'anno sia il prossimo. L'allarme è stato però alleggerito da una buona notizia per i debitori. Secondo la Eurotower infatti i tassi di interesse potranno scendere ancora. Trichet ha ribadito che «non abbiamo deciso a priori che l'attuale livello dei tassi sia il minimo». Ma gli entusiasmi di chi vorrebbe il «tasso zero» si sono subito raffreddati: Trichet ha detto infatti che tassi così bassi «non hanno precedenti storici». E il bollettino della Bce aggiunge che «dopo la decisione del 5 marzo il Consiglio direttivo si attende che la stabilità dei prezzi sia preservata nel medio periodo». Un nuovo probabile taglio è dato per scontato però dagli operatori almeno a giudicare dall'andamento dell'Euribor in continua discesa sotto il livello dell'1,5% (attuale costo del denaro ufficiale). Francoforte nel bollettino mensile fa il punto sulle misure per stimolare l'economia e conclude che ormai «non vi è margine di manovra» perché un ulteriore aumento della spesa rischia di «nuocere al clima di fiducia». A unirsi all'Italia saranno nel biennio 2009-2010 Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Portogallo e Slovenia (quest'ultima solo nel 2009). Belgio, Germania, Austria e Slovacchia si uniranno nel 2010. Un peggioramento dei conti «forte» e «diffuso» (in dieci dei Sedici membri) che preoccupa l'Eurotower, specie di fronte «all'aggravamento» dell'economia. Ieri la produzione industriale tedesca ha stupito negativamente i mercati con un crollo del 7,5% a gennaio. Sempre ieri l'Istat ha confermato il crollo del pil nel quarto trimestre del 2008 in Italia, con record negativo degli ultimi 30 anni. L'Istituto di statistica ha evidenziato una contrazione annua dell'1% e stimato un effetto trascinamento sul 2009 del -1,9%.  

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