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Le concessioni autostradali saranno riscritte

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Ieri il ministro Antonio Di Pietro e il presidente Aiscat Fabrizio Palenzona hanno stretto l'accordo. Intanto, sono ore contate per la fusione tra Autostrade e la spagnola Abertis: la Commissione europea dovrà infatti pronunciarsi entro la mezzanotte di oggi. Sul fronte delle concessioni autostradali il ministro ha apprezzato i molti «si» dell'Aiscat: al tavolo per riscrivere le regole, alla creazione di fondo delle risorse per gli investimenti e anche a una nuova gradualità sanzionatoria. «Ma per il mestiere che ho fatto e che faccio, per me carta canta. Trattiamo ma senza tirala per le lunghe», ha puntualizzato l'ex pm di Manipulite. «Applichiamo oggi le regole che ci sono, poi apriamo un tavolo per cambiarle», ha chiesto Palenzona. E Di Pietro, che prima si è lanciato in una dura requisitoria sui meccanismi perversi del sistema concessorio, poi ha rilanciato la proposta del presidente dell'Aiscat. «Il governo non è più disponibile a fare passivamente da passacarte - ha detto Di Pietro - le regole delle attuali concessioni vanno riviste perchè sono inique. Ve ne dovete fare carico, so che vi dispiace perchè è comodo operare in un sistema senza sanzioni ma non è giusto per la collettività. Sono io che vi invito a metterci intorno a un tavolo per riscrivere le norme fondamentali». Altro tema caldo toccato da Di Pietro sono stati i pedaggi, che «da 30 anni sono solo pedaggi di efficienza, quindi dovevano diminuire non aumentare, producendo extraprofitti sanati con decreti del Parlamento, atti questi che generano sfiducia». Di Pietro, a favore di una «soluzione negoziale novativa», ha chiesto formalmente ai concessionari di «evitare lo scontro». Lo schema di una convenzione-tipo, elaborato da Di Pietro prevede il controllo e la vigilanza in capo ad un ente concedente, di qui la necessità di scorporare dall'Anas le competenze relative alla vigilanza (oggi non presente, per la prima volta, Aiscat). Riguardo ai tempi per le nuove concessioni, Di Pietro ha specificato che il tavolo con le società concessionarie è già avviato al ministero con la partecipazione di tutti i soggetti competenti. Inoltre, si procederà all' applicazione delle nuove convenzioni via via che i relativi piani quinquennali delle società andranno in scadenza.

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