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Scaroni e Conti: Tornare al nucleare

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Mentre sul fronte dei rilievi dell'Authority per l'Energia che aveva chiesto al «Cane a sei zampe» di vendere le reti in nome di una maggiore concorrenza sul mercato, Scaroni ha risposto che «la cessione di Snam Rete Gas da parte dell'Eni non è nell'interesse dei consumatori» e le liberalizzazioni degli ultimi anni nel settore del gas, sia in Italia sia in Europa, non hanno funzionato. Parola di Paolo Scaroni, che mette anche in guardia dai rischi all'orizzonte per la scarsità di gas di fronte alla domanda degli anni a venire. Nel corso del convegno, Conti ha osservato come la forte espansione delle economie dell'Asia si sia tradotto in un incremento poderoso dei consumi di energia e di un conseguente rialzo dei prezzi oltre che della carenza di petrolio e gas. A fronte quindi di un Est che consuma molto di più «l'Ovest deve pagare lo scotto». Per Conti questo fenomeno continuerà finchè Cina e India continueranno a consumare. Secondo l'ad dell'Enel, dunque, oltre a continuare ad investire per aumentare l'efficienza energetica e diminuire la dipendenza da petrolio e gas dovremo utilizzare delle forme alternative e «adattarci all'esigenza dia vere più combustibili secondari, ad esempio il carbone». Dobbiamo, ha aggiunto, «tornare al nucleare perchè è una risorsa importante e bisognerà puntare anche sulle fonti rinnovabili». Sulla stessa linea d'onda anche Scaroni secondo il quale «se vogliamo far fronte all'effetto serra l'unica soluzione che dominiamo, e cioè che sappiamo applicare e utilizzare con sicurezza, è il nucleare perchè le altre ci impongono un cambiamento nelle nostre modalità di vita«. Scaroni ha tuttavia ammesso che esiste tutt'oggi ancora un problema di gestione delle scorie.

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