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Mussari difende le banche

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Consapevole che si sia trattato di un periodo non facile per le banche italiane, il numero uno di Mps, ha concentrato l'attenzione sui punti di forza del sistema. Le banche rappresentano realtà solide in grado di generare utili, produrre occupazione e far fronte agli oneri imposti dal fisco. Pertanto, il dibattito tra Istituzioni ed Autorità di varia natura, non potrà più continuare sul piano della polemica e degli attacchi indifferenziati. Ritornando poi alle strategie di condotta nel risiko bancario, il numero uno di Mps, sottolinea la necessità che siano gli azionisti a comandare e dirigere le operazioni e che le banche pertanto, farebbero bene a tenersi strette le loro Fondazioni. Gli azionisti rispondendo personalmente dei propri capitali investiti, devono vedersi riconosciuto quanto prima il ruolo di comando ed è in questa ottica, che appare». Più pacati invece i toni dell'ex-ministro delle Attività produttive Antonio Marzano, il quale, in tema di fondazioni, si limita a confermare l'opportunità di abolire il limite del 30% sui loro diritto di voto nelle assemblee delle banche partecipate. L'occasione bolzanina del convegno Acri, gli consente però di focalizzare l'attenzione anche su altre scottanti tematiche. Prima fra tutte, la necessità per l'Italia, di istituire un'agenzia di rating, che sia in grado di valutare lo stato di salute delle aziende del nostro Paese, prevenendone per tempo, il verificarsi di gravi crisi. Infine, altra critica mossa, riguarda l'eccessiva proliferazione delle Authority, che spesso entrano in contrapposizione con l'attività degli stessi ministeri. F.P.

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