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Adr, bilancio in rosso per colpa delle tariffe

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Tanto da spingere il commissario agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, a prendere in considerazione, «se necessario», l'ipotesi di «misure aggiuntive», quindi una manovra-bis, per il 2006. I tecnici dell'esecutivo europeo indicano infatti per l'Italia un rapporto deficit-pil 2006 pari al 4,1% che l'anno prossimo, a politiche invariate, potrebbe salire al 4,5%. Il dato di quest'anno «contrasta» con le previsioni contenute nella Trimestrale di cassa, spiegano a Bruxelles, rimarcando inoltre di prevedere, per il 2006, una riduzione del deficit «strutturale» inferiore allo 0,25%, «quindi molto più bassa» dello 0,8% chiesto dall'Ecofin all'Italia lo scorso luglio. Ma le alternative se si guarda ai meccanismi del nuovo Patto di stabilità: una manovra-bis per riportare in carreggiata i conti di quest'anno oppure la cosiddetta soluzione «alla tedesca», ossia un inasprimento della procedura per deficit eccessivo che, in contropartita, conceda all'Italia un anno in più (fino al 2008) per far scendere il disavanzo sotto il «tettO» del 3% del deficit. Il debito pubblico è tornato a crescere «per la prima volta nel 2005 dopo 10 anni». Non solo: nel 2006 e nel 2007, si prevede in ulteriore aumento (rispettivamente al 107,4 e al 107,7% del pil). Segnali di tenuta giungono invece sul fronte della crescita, che i tecnici dell'esecutivo non hanno rivisto al ribasso (rispetto a febbraio) e stimano sempre all'1,3%, a fronte dell'1,2% e all'1,1% indicati, rispettivamente, dal Fmi e dall'Ocse.

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