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Pubbliche amministrazioni è ancora boom di sprechi

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A tracciarne le linee è l'Ispettorato Generale di Finanza che fa capo alla Ragioneria Generale dello Stato. Gli «007» della Ragioneria nel 2005 hanno eseguito 457 ispezioni presso amministrazioni statali, enti e organismi pubblici, vagliato 877 bilanci di previsione e 544 variazioni ai bilanci ed esaminato 932 consuntivi di enti pubblici, 2.463 deliberazioni dei consigli di amministrazione e 10.424 verbali di collegi sindacali. Sono fioccate anche le denunce: qualcuna è arrivata addirittura alle procure della Repubblica e almeno 55, dai primi dati parziali relativi al 2005, alla Corte dei Conti. Enti locali, consulenze fuori legge. «Sono emersi numerosi casi di affidamento di consulenze, anche per importi elevati, non rispendenti ai principi normativi e giurisprudenziali vigenti». Gli enti locali hanno di fatto aggirato anche il blocco delle assunzioni: i contratti di collaborazione coordinata e continuativa «hanno rappresentato nella maggior parte dei casi degli strumenti per eludere i limiti alle assunzioni». Alloggi di servizio: c'è chi non paga il condominio. Sulla gestione degli alloggi di servizio per il personale delle Questure, oltre all'occupazione senza titolo degli stessi o al mancato pagamento dell'affitto «sono state rilevate irregolarità nella procedura di recupero, nei confronti degli assegnatari, delle quote di spese condominiali, riscaldamento, utenze relative al consumo idrico, gas ed energia elettrica». Sanità: tempi liste attesa inaccettabili. Gli ispettori hanno riscontrato «anomalie e carenze nella tenuta e gestione delle liste d'attesa, con mancato rispetto dei tempi massimi prestabiliti, o comunque di tempi accettabili, per le singole prestazioni». Veicoli sequestrati, ancora pesano spese custodia. Gli ispettori segnalano «ritardo nell'applicazione della nuova normativa» che esonera l'erario dall'anticipazione delle spese di custodia del veicolo sequestrato. Nel 2004 non se ne è fatto praticamente niente e nel 2005 solo «nel circa 50% dei casi» sono stati i proprietari a sborsare le spese di custodia delle loro auto bloccate per evasione fiscale. Beni culturali, scarsa sicurezza. «Le criticità più frequenti sono state le carenze di misure di sicurezza anche per i pezzi di maggiore pregio».

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