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Casa, la corsa agli acquisti non si ferma

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Negli ultimi 5 anni hanno comprato un immobile 3 milioni di italiani. Il 40% ha pagato in contanti

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Cioè il crollo improvviso dei prezzi delle case. Bene, secondo il 7/o Rapporto Casa Monitor del Censis i proprietari possono dormire sonni tranquilli. La corsa al rialzo del prezzo del mattone continuerà, magari non al ritmo inarrestabile degli ultimi cinque anni. Insomma si profila un «atterraggio morbido», per dirla con Giuseppe De Rita, presidente del Censis. «La continuazione dei rialzi è improbabile, siamo in una fase di ricerca di un equilibrio stabile adeguato alle dimensioni e al benessere del Paese». E che la febbre dell'immobile abbia raggiunto temperature elevatissime lo testimoniano i dati illustrati ieri: dal 2001 al 2005, ogni anno, in media, si registrano 750 mila compravendite immobiliari, una ogni tre minuti. Così tante da far lievitare il prezzo medio dell'appartamento comprato dai 131mila euro di 5 anni fa ai 196mila dell'anno scorso. Una corsa all'acquisto che conferma l'Italia ai primissimi posti nel mondo in quanto a numero di famiglie proprietarie di immobili: l'87% delle famiglie italiane vive in case di proprietà. L'incremento di nuovi proprietari nel quinquennio supera i 3 milioni: in totale sono 19 milioni e 599.000 gli italiani che oggi hanno la casa di proprietà. E, nonostante il caro-prezzi valori massimi, vi è ancora un 10,3% di famiglie che nel 2006 ha intenzione di comprare casa. Ormai per l'affitto gli spazi sono ridottissimi, il 13%, appunto, un livello minimo record nella storia d'Italia. In quanto all'appartamento tipo oggetto di compravendita la media nazionale è di 105 metri quadri, metratura che scende a 70 nei grandi centri urbani. Sulle modalità di pagamento i dati sono molto sorprendenti. Secondo il Censis solo l'11,4% delle famiglie italiane compra la casa senza versare contanti e affidandosi totalmente a un mutuo. Il 23,8% versa cash il 50% o più del valore della casa. Ma è la quota di italiani che paga tutto in contanti a far restare di stucco: il 38,3% compra la casa sull'unghia. Un altro fenomeno in cui l'Italia ha una sorta di record: «siamo secondi solo alla Grecia in fatto di acquisti in contanti, non solo immobiliari», ha detto il direttore dell'istituto di ricerca Giuseppe Roma. Che poi spiega la ragione di un numero così elevato di persone che possono comprare una casa tutta in contanti: «la crescita dell'evasione fiscale ha prodotto forti risorse liquide, una forte liquidità che riscontriamo dal 2002-2003. In più - spiega Roma- molte di queste compravendite cash sono fatte in nero». Anche Roma, poi si sofferma a parlare della cosiddetta bolla speculativa: «Non ci sarà lo sboom, i valori che si manterranno stabili nella media, con qualcosa in più qualcosa in meno dell'inflazione, il volume delle compravendite tenderà a rallentare portandosi a circa 600.000 operazioni, sui livelli di 6-7 anni fa - dice Roma - per un crollo improvviso dei prezzi, dovrebbero verificarsi choc esogeni o endogeni, ma è improbabile». C'è sola una probabile maggior contrazione dei prezzi nei grandi centri urbani del Sud, dove i redditi molto più contenuti che nel resto d'Italia non potranno inseguire a lungo il caro-case.

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