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di LEONARDO VENTURA BANCA Intesa si è portata a casa il controllo della banca ucraina Ukrsotsbank.

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L'investimento è stimato in complessivi 975 milioni di euro. Con la firma del contratto è stata stilata anche il programma dei vari passaggi in cui è articolata l'operazione. Così dopo il perfezionamento dell'aumento di capitale da 60 milioni di dollari Banca Intesa acquisirà ulteriori azioni della banca, portando la sua partecipazione complessiva a circa l'88,1% del capitale sociale di Ukrsotsbank. La transazione verrà perfezionata in due fasi e l'investimento di Banca Intesa si stima ammonterà complessivamente a 1,161 miliardi di dollari (cioè a 975 milioni di euro). Nel calcolo è incluso l'aumento di capitale da 60 milioni di dollari. Queste cifre consentono anche di dare una valutazione della banca ucraina. Si tratterebbe di un importo pari a circa 1,310 miliardi di dollari, cioè 5,2 volte il patrimonio netto dell'istituto che è di 252 milioni di dollari. Con questa acquisizione, spiega una nota diffusa ieri in serata dopo il via libera all'acquisizione, «Banca Intesa prosegue la realizzazione della strategia di presidio selettivo nell'Europa Centrale Sud Orientale e serve una popolazione di oltre 80 milioni di persone in sei Paesi dell'area». Sempre ieri la banca ha presentato i risultati della sua divisione Corporate che ha annunciato i progetti per quest'anno. Intesa prevede di accompagnare in borsa nella prima metà del 2006 cinque società. Si tratta di Piaggio, Saras, Intercos e con ogni probabilità anche di Aeroporto di Pisa e Bolzoni. Lo ha annunciato Gaetano Miccichè, responsabile della divisione Corporate «Il nostro corporate, da solo, sarebbe la quinta-sesta banca italiana» ha sottolineato l'ad Passera, che per il futuro ha indicato che «sempre di più farà la differenza entrare nel capitale e diventare azionisti delle imprese oltre che sostenerle col credito». Da parte sua Miccichè ha osservato che «abbiamo un forte senso di responsabilità verso il Paese e siamo pronti a fare non solo le operazioni facili ma anche quelle difficili». I numeri hanno dato finora ragione ai vertici di Intesa. A fine 2005 la divisione Corporate contava 37 miliardi di impieghi su 16.500 aziende e nel periodo 2002-2005 ha registrato un Eva (economic value added), l'indicatore del contributo ai risultati dell'azienda dopo aver remunerato il capitale utilizzato, di 700 milioni con un incidenza sull'Eva dell'intero gruppo nell'ultimo esercizio del 31%.

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