Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Riflettori su Bnl e Fiat, settimana decisiva

default_image

Nella banca romana attesa per le mosse di Bankitalia. Martedì faccia a faccia tra Gm e Lingotto

  • a
  • a
  • a

I riflettori del mercato sono accesi già da diversi giorni su queste società e i titoli sono in fibrillazione. Ma vediamo quali sono le questioni aperte. Fiat - Il primo appuntamento è per martedì e riguarda la questione dell'opzione put della Fiat, ovvero il diritto del gruppo torinese di vendere agli americani della General Motors, l'intero pacchetto azionario della Fiat Auto di cui ora detengono il 10%. L'alleanza tra le due società è arrivata al capolinea e la rottura potrebbe essere certificata già nell'incontro di martedì a Zurigo, quando il presidente della GM Richard Wagoner e l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne si vedranno per il periodico steering committee che deve verificare lo stato di collaborazione tra le due case automobilistiche. Le ultime dichiarazioni, dall'una e dall'altra parte, indicano una situazione di grande tensione. Marchionne ha infatti ribadito che il Lingotto è nelle condizioni di costringere la GM a comprare tutta l'Auto e che l'alleanza con gli americani è una sorta di camicia di forza che impedisce alla Fiat di cercare altri partner. La GM però non ha nessuna intenzione di rilevare l'Auto e sostiene che l'opzione put non è più esercitabile dal momento che la Fiat con l'aumento di capitale ha tradito l'accordo. L'incontro a Zurigo di martedì sarà preceduto domani dalla riunione tra i vertici Fiat e l'Accomandita, la cassaforte di famiglia. Nessuno si attende che da Zurigo arrivi la soluzione al braccio di ferro ma che si apra la stagione delle battaglie legali. E nella vicenda potrebbe giocare un ruolo anche il governo. Il presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo ieri ha chiesto l'intervento diretto di Berlusconi perchè della questione ne parli a Bush in occasione dell'incontro del 15 dicembre alla Casa Bianca. Bnl — Settimana di attesa anche per l'esito dello scontro all'interno della Bnl tra il patto di sindacato (con Bbva, Generali e Della Valle) e il contropatto guidato da Caltagirone. Ed è in questo clima da resa dei conti per il quale si attende un intervento della Banca d'Italia, che domani si conclude l'aumento di capitale della banca romana, deciso dal cda straordinario del 14 novembre. I riflettori della Borsa sono accesi sulle prossime mosse degli spagnoli della Bbva. Questi potrebbero far ricorso alla Ue ma prima sembra che vogliano capire se e in che modo interverrà il Governatore Antonio Fazio. Antonveneta - Il mercato tiene sott'occhio anche un'altra banca, l'Antonveneta e un altro gruppo straniero, l'Abn Amro che è il primo azionista. Gli olandesi si sentono accerchiati dopo che Gianpiero Fiorani, ad della Popolare di Lodi, tra acquisti e possibili alleati sarebbe vicino al 20%. L'Abn Amro non intende finire nell'angolo e vuole difendere a qualsiasi costo il suo investimento in Antonveneta. Si preparono delle contromosse.

Dai blog