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di GIGI MARZULLO Andrea Osvart, «La donna della domenica» chi è? «Una famme fatale, ma vulnerabile» Andrea Osvart chi è? «Una ragazza della campagna ungherese con tanti sogni e rabbia».

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L'Italiaè un Paese che ama? «La amo con i suoi difetti». Riamata? «Dall'Italia? Sí». E sensibile? «Sensibilissima» Capricciosa? «Per niente». Ambiziosa? «Tanto». Vulnerabile? «Molto». Tallone d'Achille? «La voce». Il suo credo? «Credo in me e basta». Il suo valore? «La dignità». Figlia di separati: sofferenza? «Sí, questa cosa mi ha formato il carattere». La bellezza è un mestiere? «Non direi, ma è giusto curarla». Tra amore e lavoro, sceglie: «Se ci fosse l'amore sceglierei quello, ma siccome non c'è, scelgo il lavoro». L'amore cambia la vita? «Assolutamente sì, ecco perché bisogna pensarci bene». Il lavoro? «Sì, ha trasformato la mia vita, viaggio troppo per avere una vera vita». Ci si innamora di uno che non si conosce? «Questa è una cosa che ho detto io». Si ama solo uno che si conosce? «Sí, puoi dire di amare qualcuno solo quando la nebbia dell'innamoramento si è offuscata». Ha deciso di fare l'attrice: quando, come, dove e perché? «A 6 anni, nel cortile della scuola, perché non mi prestavano attenzione gli altri». Il passato da modella ritorna? «Non credo proprio». Sanremo, occasione irripetibile o errore professionale? «Un'occasione irripetibile e afferrata». Esiste Il sesso senza amore? «Certo! Appunto si chiama sesso e non fare l'amore». Credi al destino? «Sì, al 100%» La fine è il mio inizio, titolo... È finita, quando è finita? «Con me sí. Non torno mai indietro, guardo solo avanti». Paura di maternità? «Un po'». Meglio amato e perduto o mai amato? «Amato e perduto». Meglio perdere la passione o perdersi nella passione? «Non lo so». La vita l'ha presa a baci o a schiaffi? «50-50...».

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