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"Lost" unisce Italia e Usa All'asta i cimeli del set

Un'immagine del telefilm

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Tutto nasce da una sperduta isola del Pacifico. I sopravvissuti a un incidente aereo cercano di cavarsela immersi, come sono, in un thriller; districandosi in una fitta rete di omicidi, improvvise gravidanze interrotte a circa tre mesi dal concepimento e gialli, che via via si vanno infittendo. Se non siete riusciti a svegliarvi stamattina presto presto per vedere su Fox il gran finale, fatevelo raccontare a chi la sveglia l'ha puntata alle 6. Sono stati svelati (almeno in parte, come hanno tenuto a precisare gli autori) i segreti della fortunata serie Usa. Fortunata fiction cult made in Usa e ideata da da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber, trasmessa a partire dal 2004 negli Stati Uniti e interpretata da Mattew Fox ed Evangeline Lilly. Al bando, quindi, i finali che nelle settimane scorse hanno imperversato su internet. Gli eroi del piccolo schermo hanno fatto proseliti: su internet c'è una massa di fan e curiosi famosi e non (3.727.390 hanno cliccato sulla versione Facebook di «Lost»). Contemporaneamente, l'ultima serie (la sesta) partita nel mese di febbraio del 2010 è stata proiettata anche in Spagna, Portogallo, Israele e Turchia. E soprattutto sull'americana Abc: in America è prevista una maratona di sei ore. Insomma ci siamo. Ha trovato finalmente conclusione la storia che si è dipanata in sei anni di viaggi avanti e indietro nel tempo, di realtà alternative, di incontri con orsi polari e mostri di fumo, di forze elettromagnetiche e fosse piene di cadaveri. Insomma le avventure dei superstiti del volo Oceanic 815, precipitato sulla misteriosa isola del Pacifico non segnata dalle mappe, hanno trovato l'epilogo delle loro peripezie. Per chi ancora dovesse avere crisi di astinenza ecco la cura. Per primo: potrà consultare a l'enciclopedia «Lostpedia» una declinazione, se così potremmo definirla, della più famosa «Wikipedia», con migliaia e migliaia di articoli e di interventi che raccontano le gesta dei nostri eroi. Secondo. Nel corso delle puntate è venuto fuori un dato culturale: gli sceneggiatori hanno riempito i copioni di citazioni letterarie e artistiche. Si va dall'«Ultima cena» e si arriva fino al «Mago di Oz» e a «Guerre stellari». Anche se largo spazio, dal 2004 al 2010, è stato dato anche ai drammi esistenziali. Terzo. La sedia a rotelle ed i coltelli di John Locke, il biglietto della lotteria vincente di Hurley, la birra con il logo «Dharma», oggetti della programma culto, saranno offerti in vendita in un'asta.

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