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Mania letteratura

Il Festival della letteratura

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Lettura, che mania nella Capitale con il Festival che racconta la letteratura contemporanea, con accompagnamento musicale e un'infarinata di filosofia. Saranno infatti i filosofi e le donne i protagonisti di questa nona edizione che si svolgerà, come di consueto, sotto la direzione artistica di Maria Ida Gaeta nella prestigiosa cornice della Basilica di Massenzio, nel cuore della città. Il tema è quello della «Dolce vita», a 50 anni dall'uscita del celebre film di Federico Fellini. O meglio della «Vita dolce», un'inversione di termini voluta dagli organizzatori e sviluppata nelle parole-chiave di affetti, denaro, amore, finzione, piacere, destino, sfide, ossessione, immagine. Si parte il 20 maggio con un omaggio a Ennio Flaiano condito da proiezioni video e la partecipazione, sul palco, di Lucrezia Lante della Rovere che leggerà dei brani. E una curiosità. Gillo Dorfles risponderà a dieci domande tratte dai celebri aforismi della scrittore. Il festival si concluderà il 22 giugno con l'incontro dal titolo «Vite trasparenti: estasi del quotidiano». Ad arricchire questa serata menti eccellenti come quella della filosofa bulgara ma di adozione francese Julia Kristeva e le parole di Tiziano Scarpa (vincitore del Premio Strega 2009) sulle note di Luca Bergia e Davide Arneodo, direttamente dal gruppo dei Marlene Kuntz. In mezzo, tra la parola inizio e il lieto fine della rassegna c'è uno spaccato di letteratura contemporanea. Fatto tutto di autori, musica, premi letterari. Il 25 maggio sarà la volta del trio Michela Marzano, Delphine De Vigan e Anita Nair; il 27 maggio quello di Tahmima Anam, Amartya Sen (premio Nobel per l'Economia '89), il 4 giugno Anais Ginori, Pietrangelo Buttafuoco e Walter Siti; l'8 giugno sul palco il filosofo di Estetica Marco Senaldi, lo scrittore francese Philippe Djian ed il premio Pulitzer Elizabeth Strout. Il 15 giugno il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari accanto a Jamaica Kincaid e a Sapphire (pseudonimo di Ramona Lofton). Il 16 giugno sotto il tema di «Vita e potere: le verità scomode» la serata-evento con il filosofo Giacomo Marramao, il Nobel per la Letteratura Herta Müller e Maurizio Maggiani. Il 18 giugno si rifletterà sulla parola «Ossessione» con il filosofo Stefano Zecchi e Joyce Carol Oates. Ma c'è di più ed è una curiosità: i cinque finalisti del Premio Strega, eletti i primi di giugno, saranno ospiti della Basilica di Massenzio. Avranno tempo sufficiente per scrivere un testo che abbia come tema portante quello del «piacere», per una serata che li vedrà protagonisti insieme con Mario Perniola e la giallista Kathy Reichs. «È la terza edizione del festival - ha commentato l'assessore alla Cultura del Comune Umberto Croppi - sotto la nuova direzione capitolina. Abbiamo aggiornato un po' la formula con elementi di novità: accanto agli scrittori abbiamo posto un discreto numero di filosofi, due premi Nobel e molte donne». «Abbiamo reso omaggio alla "Dolce vita" di Fellini e vogliamo rileggere - ha chiosato Maria Ida Gaeta - il decennio degli anni Sessanta con gli occhi di oggi». «Per la prima volta - ha detto Lucrezia Lante della Rovere - approdo al Festival come lettrice e non come spettatrice. Nelle vesti di quest'ultima - ha continuato - ho preso parte a tutte le precedenti edizioni del Festival delle Letterature. Spero che, nella serata che più da vicino mi riguarda riuscirò a leggere "Un marziano a Roma", per rendere omaggio nel migliore dei modi a Flaiano. Un testo che mi lega a filo doppio allo scrittore. Come me anche lui - ha concluso - aveva un rapporto di amore-odio nei confronti di questa città, che più di una volta dipinse come "feroce"».

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