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Strega, conducono Scarpa e Lugli

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Effetto Del Giudice, probabilmente. Ovvero, il ritiro del vincitore annunciato, di marca Mondadori, che si è calamitato dietro anche quello di Rizzoli e che lasciato più caselle libere per gli editori minori. Com'è finita nel terrazzo pariolino di via Fratelli Ruspoli, ovvero nella sede della Fondazione Bellonci, dove tra tartine e pasticcini i 400 Amici della Domenica hanno scremato tra i dodici concorrenti la cinquina finalista? È finita che due editori romani hanno conquistato la scena del Ninfeo di Villa Giulia, dove il 2 luglio, sulla sempiterna lavagna, si scriverà il vincitore del massimo premio letterario italiano. È andata bene a Newton Compton, al secondo posto con il libro di Massimo Lugli, «L'istinto del lupo» (45 voti), la favola feroce di un ragazzo che divenne Lupo sullo sfondo di ville di ricchi e bivacchi di senza tetto di una metropoli.  Al terzo posto e a ruota (42 voti) Fazi e la storia struggente firmata da Cesarina Vighy e presentata da Dacia Maraini e Margaret Mazzantini: «L'ultima estate», ovvero i ricordi laceranti di Zeta, un'infanzia sotto le bombe a Venezia, il primo disastro sentimentale, l'approdo in una Roma becera, l'avventura del femminismo, la malattia, la bambina avuta fuori dal matrimonio. Al primo posto (59 voti), Tiziano Scarpa che con «Stabat Mater» (Einaudi) racconta di una violinista sedicenne, chiusa in orfanatrofio, che ogni notte scrive alla madre che l'ha abbandonata. Al quarto (40 voti) Antonio Scurati e «Il bambino che sognava la fine del mondo» (Bompiani), un plot che parte dei terrori notturni di un ragazzino per approdare al caso di una scuola materna del Nord dove i piccoli accusano gli adulti di azioni orribili. Infine, con 35 voti, la provincia lombarda protagonista di «Almeno il cappello», di Andrea Vitali (Garzanti): protagonista una scalcagnata fanfara che accoglie i vacanzieri estivi del lago di Como. Fuori «In terra consacrata» di Ugo Barbara (Piemme), «Come ho perso la guerra» di Filippo Bologna, «I nostri occhi sporchi di terra» di Dario Buzzolan (Baldini Castoldi Dalai), «La Vedova, il Santo e il segreto del Pacchero estremo» di Gaetano Cappelli (Marsilio), «I frutti dimenticati» di Cristiano Cavina (Marcos y Marcos), «Cecilia» di Linda Ferri, «Il tempo materiale» di Giorgio Vasta» (Minimum Fax).

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