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In Sicilia dieci mesi di musica, cinema e letteratura

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ETNAFEST A CATANIA

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Il celebre profeta della bossa nova brasiliana ha scelto il palcoscenico dell'Etnafest di Catania per ritornare ad esibirsi dal vivo, dopo 15 anni di assenza dalle scene. Il direttore della Sezione Musica della manifestazione siciliana, Gianni Morelenbaum Gualberto (anch'egli di origine brasiliana) è riuscito a strappare negli ultimi giorni la sospirata adesione al grande poeta-cantautore di Rio de Janeiro e ha comunicato l'importante notizia, l'altra sera, a Milano, alla presentazione nazionale della terza edizione di Etnafest. Anche se la data e la sede del concerto del musicista brasiliano sono ancora da definire, Chico Buarque de Hollanda va, comunque, ad arricchire il prestigioso e fitto cartellone del Festival catanese di musica, arte (direttore Angelo Scandurra) e cinema (direttore Sebastiano Gesù). Si parte il 16 gennaio, al Teatro Sangiorgi, con l'unica data europea dei Klezmatics (nota formazione di musica klezmer che fonde le tradizioni ebraiche dell'ashkenazite con le influenze dell'avanguardia jazz americana), e si finisce a ottobre, al Centro culturale Le Ciminiere, con la retrospettiva dei fratelli Luc e Jean-Pierre Dardenne (vincitori dell'ultimo Festival di Cannes), alla presenza della coppia di registi belgi. Poco meno di 50 sono gli appuntamenti dell'Etnafest, distribuiti in 10 mesi del 2006 per comporre l'edizione che «dovrà segnare un definitivo salto di qualità di una rassegna che è nata con l'ambizione di porsi come punto di riferimento non solo locale, ma nell'ambito del grande bacino del Mediterraneo». Una trentina le date della Sezione Musica che spaziano dal repertorio d'autore alla ricerca, dal jazz alla tradizione, ai grandi maestri della musica del nostro tempo. Fra i più noti, il leggendario Joao Gilberto, il geniale cantore del Sudafrica di Mandela, Abdullah Ibrahim, con il suo trio, e I Nuovi Cameristi Catanesi, lo struggente bandoneon di Dino Saluzzi, l'icona del rock Lou Reed, il dinamitardo delle regole e dei codici dell'avanguardia jazz John Zorn, le suggestioni della fisarmonica di Richard Galliano accoppiate al vibrafono del mitico jazzista Gary Burton, il blues elettrico di James Blood Ulmer, l'ammaliante chitarra di John Scofield e, ancora, l'inimitabile ricamatore di note Philip Glass che suonerà con il gruppo Ensemble Powaqqatsi, mentre scorreranno le immagini del film di Godfrey Reggio, fino alla prima assoluta del «Sonic Graffiti» di Alvin Curren. La Sezione Cinema, oltre alla conclusiva retrospettiva dedicata ai fratelli Dardenne, proporrà la rassegna «Progetto Murnau», sul cinema muto del grande maestro tedesco, musicato dal vivo, e «La Sicilia della memoria» nelle immagini dei cinegiornali anni '30 e in film d'autore, quali «Col cuore fermo, Sicilia», di Mingozzi, «Cortile Cascino», di Robert Young, «Pasqua in Sicilia», di De Seta. Nell'affollato percorso artistico di Etnafest spiccano la mostra di foto e racconti inediti «Parolavisioni», la «Poesia senza note» di Gino Paoli, Edoardo Bennato e Roberto Vecchioni, l'omaggio a Verga dell'artista Bruno Caruso, il recital di Massimo Dapporto in omaggio a Giovani Paolo II, la celebrazione (con filmati e prosa) del fisico Ettore Majorana, nel centenario della nascita.

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