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Gli Stadio sul palco tra novità e nostalgia

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Nuova la scenografia, nuovi gli arrangiamenti, inedita e lunga la scaletta delle canzoni, che privilegerà anche l'anima acustica del gruppo: uno spettacolo pieno di pathos, dove la musica sarà protagonista assoluta. «Suoneremo quasi per intero il nuovo album che ci sta dando grandissime soddisfazioni, sia da parte del pubblico che della critica - spiega Gaetano Curreri, voce degli Stadio - Abbiamo pensato di proseguire sull'idea di cantare l'amore senza fronzoli e orpelli, facendo riflettere la gente: oggi abbiamo necessità di valori assoluti e di non accontentarci più. Racconteremo il nuovo disco attraverso un viaggio nella profondità dei sentimenti, e presenteremo anche i nostri successi e qualche canzone che non suonavamo da anni». «Mi vuoi ancora», «Buona sorte», «Fine di un'estate», «L'amore volubile», «Le mie poesie per te», «Mercoledì», «Canzoni per parrucchiere», queste alcune delle nuove canzoni inserite nel concerto, accanto a molti classici come «Chiedi chi erano i Beatles», «Ballando al buio», «Canzoni alla radio», «Swatch», «Lo zaino» e «Sorprendimi». In scaletta anche «Libero di cambiare», che gli Stadio scrissero anni fa con Jovanotti e Luca Carboni, e che ha dei contenuti molto attuali; «Eppure soffia» di Pierangelo Bertoli, che la band ha inciso per il recente album-tributo al cantautore di Sassuolo; ed un momento acustico con alcune canzoni che Curreri ha scritto per altri artisti.

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