Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il Tenco inedito ha un profumo di jazz

default_image

Quattro liriche ritrovate dai nipoti del cantautore musicate dal duo nel cd «Danza di una ninfa»

  • a
  • a
  • a

Perché «Storie di Tenco»? Perché Luigi Tenco è stato fra i cantautori quello più vicino al jazz. Basterebbe ascoltare, per rendersene immediatamente conto, i suoi assolo al sax contralto, nei primi dischi di Ornella Vanoni, per capirne la classe. Infatti Luigi Tenco prima di diventare l'autore di quelle straordinare canzoni che purtroppo sono state grandemente apprezzate solo dopo la sua morte, era un musicista molto legato al jazz. Perciò Tenco ha spesso sollecitato l'interesse di cantanti e musicisti italiani di jazz, prima in ordine di tempo Tiziana Ghiglioni e successivamente Ada Montellanico. Con Enrico Pieranunzi, suo pianista preferito, la Montellanico non si è limitata ad interpretare canzoni come «Mi sono innamorato di te», «Ho capito che ti amo» o «Il tempo passò», ma ha scoperto, grazie alla collaborazione dei nipoti di Tenco, quattro testi inediti che il cantante ligure, non era riuscito a musicare forse a causa della tragedia di cui rimase vittima nel 1967 durante il festival di Sanremo. Le quattro liriche, sono state musicate da Ada Montellanico e da Enrico Pieranunzi. Dopo quarant'anni, due musicisti di un'altra generazione sono riusciti, in virtù della loro sensibilità, a creare delle canzoni che sembrano essere uscite dalla penna dello stesso Tenco, la cui vena musicale era unica. «Danza di una ninfa sotto la luna», «Mia cara amica» e «O me» sono state musicate da Pieranunzi, mentre «Da quando» da Ada Montellanico. Quattro nuove canzoni che vanno ad inserirsi a pieno diritto nel repertorio di Tenco, ma anche in quello di un eventuale real book del jazz italiano. Pieranunzi eccellente pianista, si è rivelato anche arrangiatore con grandi capacità di inventare suoni e sfumature intense. Le parti scritte per il multi-strumentista Paul McCandless e per il violoncellista Piero Salvatori in «Mi sono innamorato di te» e la ripresa nel finale dello stesso brano, quando la canzone stava risolvendo, sono indici di notevole intelligenza musicale. Il 30 agosto, dopo Umbria e Roccella, è previsto un terzo concerto, questa volta a Roma al Parco della Musica.

Dai blog