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Sarli e l'Art nouveau. Gattinoni veste le donne di potere L'arcobaleno di Balestra, sogno shakespeariano per Riva

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La magia di «Sogno di una notte di mezza estate» di William Shakespeare. Il fascino del potere incarnato dalle eroine rubate alla storia. La leggiadria di morbidi chiffon mossi dal ponentino. Così i grandi nomi della couture si presentano da oggi sulle passerelle romane. Così interpretano il tema del «Gran ballo» ognuno nel proprio stile incastonato nelle perle cittadine. Fausto Sarli questa sera porta le atmosfere ovattate e trasognanti della Belle Epoque ricche di «joie de vivre», di piacere e di sensualità nel cortile di Palazzo Valentini, a due passi a piazza Venezia. La sua «divina Sarah», interpretata dalla top model Maria Carla Boscono incede altera e languida. La severa linearità sartoriale dei tailleur da giorno in lana bouclè costruiti con i colli-sciarpa si stempera nei sinuosi drappeggi delle mise da cocktail. Chiffon mixato al cachemire, velluti fusi con il satin illuminato da jais e perle. Sull'abito da sposa (genere nel quale Sarli è richiestissimo) tutto in mikado intagliato a mano, le decorazioni Art nouveau fanno eco a ricordi settecenteschi. Donne di potere, giovani protagoniste della storia passata ed elette a icone-fashion dello chic contemporaneo, propone Guillermo Mariotto per Gattinoni. Donne dalla forte personalità dotate di intelligenza, bellezza, cultura e carattere. Mariotto le ha sognate e vestite interpretandone la modernità. Le ha immaginate adolescenti attrici in un teatro elisabettiano, il suggestivo Silvano Toti Globe Theatre che riproduce la caratteristica «grande 0 di legno» dell'originale teatro londinese che aprì i battenti nel 1576. A introdurre in società queste bellezze acerbe (domani sera) un intrigante e irriverente affabulatore, l'attore Lorenzo Lavia, giovane esponente del nuovo teatro italiano. È così che nel suo debutto al potere Elisabetta I indossa un cappottino smilzo di feltro, stile Swinging London, con curiosi fiocchi-drappeggio di chiffon. E Teodora una sensuale mise in georgette e chiffon color porpora. Solo abiti da sera ispirati a William Shakespeare per Lorenzo Riva. Mise luccicanti d'oro e d'argento su una donna piena di magia, mercoledì mattina al Tempio di Adriano in piazza di Pietra. Sabrina Colle nei panni di Titania e Giorgio Lupano in quelli di Oberon recitano alcuni versi del «Sogno di una notte di mezza estate». Il couturier, il giorno prima all'Hotel Exedra, riceverà il premio alla carriera dai giovani del consorzio «Young fashion» subito dopo la performance a lui dedicata. Premio alla carriera anche per Alberta Ferretti sempre mercoledì mattina ma in Campidoglio. E la sera in passerella l'ultima collezione presentata a Milano più una ventina di abiti creati appositamente per l'occasione e dedicati alla Capitale. Infine Renato Balestra giovedì sera con un arcobaleno di colori su nero e la donna «tartara» in bolero e colbacco. La pelliccia è out: al suo posto il raso trapuntato. Kat. Per.

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