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Terni, un farmacista e l'elisir d'inizio secolo capace di donare forza

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Eh sì, perché ad inventarlo fu proprio in quegli anni un farmacista, Metello Morganti, che in quel di Terni ottenne questo elisir frutto di un infuso alcolico di erbe, radici, fiori e legni aromatici in botti di castagno, cui viene aggiunto zucchero caramellato che gli conferisce il caratteristico colore. Dopo cinque anni di invecchiamento, e qui forse sta il segreto, ecco che il liquore è pronto da essere degustato come aperitivo puro o con soda, o a fine pasto per le sue eccellenti qualità digestive. L'originale nome «Viparo» deriva dal latino «vis-paro», ossia «genera forze», ed è per questo motivo che ad esso sono legati numerosi aneddoti: negli anni '30, infatti, gli operai delle Acciaierie di Terni erano soliti entrare in farmacia a corroborarsi con un bicchierino prima di iniziare i pesanti turni di lavoro, grazie anche alla bassa gradazione alcolica (20,9°), e durante la seconda guerra mondiale furono numerose le testimonianze di soldati che si rigeneravano con un sorso di Viparo. Aneddoti a parte, il passo tra le gocce digestive e il liquore fu breve, e a metà del secolo scorso iniziò la produzione in bottiglie, seguendo sempre l'antica ricetta originale, rimasta immutata fino ai giorni nostri. Accanto ad esso, la Viparo Morganti produce il Rosolio di cannella, il Maraschino e il glorioso Mistrà. Ma, parlando con Paolo Morganti, nipote del fondatore, si capisce che un particolare occhio di riguardo è sempre a per questo amaro che rappresenta la storia di una famiglia intera, sintetizzata in quell'antica controetichetta che recitava: «Delizioso liquore igienico, tonico, ricostituente...completa la cura dei mari e dei monti... ristora le forze nei viaggi di terra e di mare...». Viparo Morganti Terni, via del Sersimone, 21 Tel. 0744300453 Riposo set.: sabato e domenica Una bottiglia di Amaro: 6 euro

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