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PER 24 ORE SU RAISAT IL 26 GIUGNO

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Settanta anni del maestro Claudio Abbado Documenti artistici di un sommo direttore

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E parla chiaramente anche del proprio immutato crederci nella musica e nelle sue possibilità. Lo fa, confermando la sua voglia di nuovo, di non accettare i confini tradizionali e le abitudini anche di qualità del mondo della musica, spesso conservatore, in uno dei momenti della lunga intervista-biografia che gli dedicata Raisat Album il giorno del suo compleanno, il 26 giugno, progettata da Raffaella Spaccarelli e diretta dal figlio del maestro, Daniele Abbado. Due ore di filmato che saranno ripetute tre volte nelle 24 ore dedicate tutte a Abbado, che hanno in programma quattro Sinfonie di Beethoven da lui dirette a Santa Cecilia nel 2001 con i Berliner, il 'Requies' di Luciano Berio realizzato al Comunale di Ferrara con la Mahler Chamber Orchestra e il «Simon Boccanegra» verdiano con regia di Ronconi. Abbado, che la Spaccarelli dice «ha supervisionato ogni metro di pellicola, ogni pezzo di repertorio scelto, divenendo lui il vero autore di questo special», parla delle sue passioni, delle sue amicizie, da Mehta a Pollini, da Serkin a Tarkovsky, della musica moderna «da eseguire normalmente come ai tempi di Beethoven si eseguiva la sua musica», del suono, della comunicazione (fu il direttore del debutto di «Prometeo- tragedia del'ascolto» di Luigi Nono), del silenzio, anche quello degli spettatori, «dei quali si avverte quando trattengono il respiro e sono coinvolti emotivamente sino in fondo».

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