
UNA nuova «Turandot» aprirà l'81mo Festival lirico dell'Arena di Verona, che si svolgerà dal 21 giugno al 31 agosto.

poi di «Nabucco», regia di Graziano Gregori (11 luglio); quindi un nuovo «Rigoletto», messo in scena da Romano Gandolfi (16 agosto). Inoltre il Gala del 31 luglio (un'edizione semi-scenica della «Traviata») e sei serate di balletto con il «Don Quixote» di Leon Minkus (11 agosto). Il tenore argentino Josè Cura sarà il più impegnato in Arena quest'anno: prima come Calaf in «Turandot», poi come Don Josè in «Carmen», quindi come Alfredo nel «Galà-Traviata». Lo stesso Cura ha ricordato che appena dieci anni fa tentò (inutilmente perchè extracomunitario) di fare un audizione per il coro dell'Arena; cinque anni più tardi fu chiamato a sostituire in poche ore Placido Domingo ammalato; oggi è la giovane star sulla quale punta la stagione 2003. L'allestimento inaugurale è affidato a due artisti russi, per la prima volta a Verona: il regista Yuri Alexandrov e lo scenografo-costumista Viacheslav Okunev. Turandot, la principessa crudele di Puccini, sarà Giovanna Casolla (e per due sere Andrea Gruber). Sul podio Daniel Oren. Lo stesso Oren dirigerà poi l'Aida. Regia, scene e costumi sono quelle di Zeffirelli, che successo hanno riscosso l'anno scorso. Anche il cast è lo stesso Fiorenza Cedolin si alterna nel ruolo del titolo con Micaela Carosi e Michele Crider; Salvatore Licita e Piero Giuliacci in quello di Radames, Larissa Siadkova e Irina Mishura in Amneris. Coreografie di Vladimir Vassiliev. Ancora di Zeffirelli è la regia - nata nel 1995 - della «Carmen» di Bizet. Dirige Alain Lombard; protagonisti Marina Domashenko e Irina Mishura (Carmen), Marco Berti e Josè Cura (Don Josè); Raymond Aceto/ Renè Pape e Samuel Ramey (Escamillo). «Nabucco» di Verdi sarà interpretato a sere alterne da Alexandru Agache, Alberto Gazale e Ambrogio Maestri; nel ruolo di Abigaille la rivelazione areniana dell'anno scorso, Andrea Gruber. Il «Rigoletto» di Verdi sarà diretto da Romano Gandolfi, con la regia di Ivo Guerra e le scene di Raffaele del Savio, ispirate alla prima edizione areniana del 1928. Protagonisti Leo Nucci, in alternanza con il giovane Carlos Alvarez. M. G.
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