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Incubo finito per Giorgia Meloni: condannato a due anni lo stalker che la perseguitava

Giorgia Meloni

L'uomo è stato giudicato socialmente pericoloso e affetto da un disturbo delirante. Quando la leader di FdI disse: "La mia vita è cambiata"

Dario Martini
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Fine di un incubo per la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. È stato condannato a due anni di reclusione più uno di ricovero in una Rems (Residenze per le esecuzioni delle misure di sicurezza) per Raffaele Nugnes, l'uomo ai domiciliari dallo scorso 31 luglio con l'accusa di stalking contro Giorgia Meloni. La condanna è stata decisa dalla Prima Sezione penale del tribunale di Roma che ha accolto quanto chiesto dal pm Pantaleo Polifemo. Per l'uomo è stato riconosciuto il vizio parziale di mente e quindi terminato i due anni di reclusione dovrà stare in una struttura sanitaria di accoglienza per gli autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi. Secondo la perizia del professor Andrea Balbi, direttore del dipartimento di salute mentale dell'Asl Rm3 e presidente della Società Italiana di Psichiatria della Regione Lazio nominato dal tribunale come perito Nugnes è socialmente pericoloso e affetto da un disturbo delirante. L'uomo, di origini casertane, aveva scritto messaggi minatori e diffamatori sulla propria pagina Facebook contro la leader di FdI, parte civile nel procedimento. Meloni in udienza aveva raccontato di aver appreso dei messaggi di minaccia quando era stata allertata dalla Digos. "Io non l'ho mai incontrato - aveva raccontato Meloni nell'udienza del 29 gennaio scorso - né a Garbatella né in altri posti di Roma. Ma dalla lettura di quei messaggi che mi sono stati segnalati la mia vita è cambiata". "Sentenza giusta che rispecchia quanto risultato dalla perizia psichiatrica che ho ritenuto di chiedere", ha commentato il legale della Meloni, Urbano Del Balzo.

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