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Così hanno sottovalutato il Coronavirus. Il documento che inchioda l'Europa

Casi lievi e basso rischio, scrivevano gli esperti dell'Ecdc il 18 febbraio

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Gli esperti europei il 18 febbraio hanno minimizzato i rischi del coronavirus. Tre giorni dopo in Italia scoppia il caso Codogno, il paese che diventa il simbolo di quella che di lì a poco sarebbe diventata una pandemia. Il documento che accusa l'Ecdc -Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie è stato pubblicato da El Pais. Il giornale spagnolo racconta quanto accaduto il 18 febbraio a Solna, in Svezia, dove si svolgeva il vertice dell'organismo europeo con l'Italia rappresentata da Silvia Declich dell'Istituto superiore di Sanità.  Leggi anche: Trump rivela: assumo idrossiclorochina tutti i giorni Nonostante i 45 contagiati dal Covid19 presenti allora in Europa  (ricordate la coppia di tutisti cinesi a Roma?) e un morto in Francia il tema coronavirus è marginale nel documento finale del simposio e occupa solo 20 dei 130 punti del report. Nel documento si parla di casi "lievi" e il rischio per la popolazione "basso". Il rischio per il sistema sanitario è invece definito "basso o moderato".   Nel corso del vertice gli esperti di Paesi come Austria e Slovacchia hanno consigliato di non terrorizzare la popolazione mentre i tedeschi sollevano qualche dubbio. La rappresentante italiana ha posto la questione della possibile contagiosità degli asintomatici, confermata solo in seguito. Ma è rimasto tutto lettera morta. 

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