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Scuola, Locatelli propone di riaprire a settembre: ma la scelta è del governo

Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli ospite di Fabio Fazio a "Che Tempo Che Fa"

Davide Di Santo
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Scuole chiuse fino a settembre. A proporlo è il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, che ieri sera era ospite di Fabio Fazio a "Che Tempo Che Fa" su Rai2. Il professore ha spiegato che "personalmente in questo momento credo che si possa pensare di posporre l'apertura delle scuole all'inizio del prossimo anno scolastico, ma è una scelta che spetta al governo e al ministro dell'Istruzione". Governo che finora, a eccezione dei primi giorni del contagio, ha sempre recepito gli input delle autorità sanitarie, arrivando a prolungare le misure di contenimento più alte almeno fino al 3 maggio. Intanto si attendono le prime indicazioni della task force istituita dal premier Giuseppe Conte per coordinare il "ritorno alla normalità" e la riapertura delle attività produttive con misure che potrebbero riguardare anche scuola e università. Leggi anche: Burioni da Fazio: ecco perché il virus colpisce meno al sud. E in autunno... Nel corso della trasmissione Rai Locatelli ha poi spiegato che «il test di sieroprevalenza è fondamentale per acquisire informazioni su quale percentuale ha sviluppato anticorpi e su questo è in via definitiva la validazione dei test per scegliere quale applicare, siamo a buon punto per selezionare il migliore". Test sierologici a parte, "quello che mi preoccupa di più al momento è se si abbandonano i comportamenti individuali che ci hanno portato a limitare il numero dei ricoverati e ridurre il numero dei morti. Se chiudere le attività produttive e attuare il distanziamento sociale e la limitazione delle libertà personali è stato doloroso, riaprire senza che il Paese torni nell'emergenza è un'operazione delicata".

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