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Esclusivo - Parla il più discusso medico americano. Ecco la mia cura per il Covid-19

Vladimir Zelenko: così curo il Coronavirus con l'idrossiclorochina

Peter D'Angelo e Fabio Valle
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Negli Stati Uniti sta facendo molto discutere il trattamento contro il Covid19 del dott. Vladimir Zelenko. Ai servizi della Cnn e del Washington post si è aggiunto il New York Times, che oggi gli ha dedicato un focus. Il trattamento ha destato l'interesse anche del governo israeliano, che sta seguendo l'evoluzione del lavoro del medico americano e del suo trattamento a base di idrossiclorochina. In questa video-intervista esclusiva Zelenko illustra i risultati raggiunti su settecento casi diagnosticati di Coronavirus, duecento dei quali ad alto rischio. "Se il trattamento è applicato prima dell'aggravarsi del paziente e che sia necessario il ricovero in ospedale i risultati sono fenomenali", spiega. Vuol dire "nessun morto, due pazienti che respirano con l'ausilio di un respiratore, quatto in ospedale con la polmonite e in cura con antibiotici, due dei quali sono tornati a casa". Ma in cosa consiste il trattamento? "Si usano tre  sostanze molto comuni: l'idrossiclorochina, l'azitromicina che è l'antibiotico più famoso al mondo, e lo zinco". Non può essere usato con tutti: "I farmaci non sono caramelle, hanno effetti collaterali". Il punto fondamentale è che il trattamento va somministrato alle persone giuste, in grado di rispondere alla cura, e al momento giusto. "Con questi farmaci stiamo cercando di indebolire e rallentare la proliferazione del virus, dando al sistema immunitario più tempo per distruggerlo prima che lui distrugga i polmoni. Il concetto è questo, e funziona".  L'idea di Zelenko nasce da un'intuizione di un ricercatore italiano dell'Iss, Andrea Savarino, che nel 2003, durante la Sars1, intuì la possibilità di un trattamento a base di clorochina. Alcuni studi scientifici cinesi hanno confermato i risultati del lavoro di Savarino, a cui ultimamente si è aggiunto uno studio francese del dipartimento di infettivologia di Marsiglia. In questa pubblicazione francese i pazienti, casi confermati di Covid-19, a cui sono stati fatti giornalmente tamponi di controllo, sono stati inseriti in un protocollo per ricevere 600 mg di idrossiclorochina al giorno. Al trattamento, a seconda della loro presentazione clinica, è stata aggiunta l'azitromicina. Nel dettaglio, i pazienti che hanno fatto parte della sperimentazione erano 6 asintomatici, 22 con sintomi di infezione del tratto respiratorio superiore e 8 con sintomi di infezione del tratto respiratorio inferiore. L'azitromicina aggiunta all'idrossiclorochina si è mostrata significativamente più efficiente per l'eliminazione del virus, e i casi trattati hanno mostrato una riduzione significativa del trasporto virale e una durata media molto inferiore rispetto a quanto riportato in letteratura in pazienti non trattati. La conclusione dello studio è che, nonostante le dimensioni ridotte del campione, il trattamento con idrossiclorochina è significativamente associato alla riduzione o scomparsa della carica virale nei pazienti Covid-19 e il suo effetto è rafforzato dall'azitromicina.

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