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Coronavirus, la curva risale. Protezione civile: crescono i positivi (+4492), oggi 662 morti

In totale 62.013 contagiati in Italia. I guariti sono 999

Silvia Sfregola
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Risale in Italia la curva dei contagi da coronavirus e il numero delle infezioni sfonda quota 80 mila dall'inizio dell'emergenza: i positivi sono 80.539. Sono 10.361 le persone guarite, con un aumento di 999 unità rispetto a ieri. I deceduti sono 8.165, 662 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.  Dopo giorni di calo si impennano di nuovo a 4.492 i casi registrati in 24 ore. Sull'aumento dei contagi pesa anche in Lombardia, dove, solo a Milano, si arriva a 6.922 casi positivi, 848 in più in un giorno. Ma la curva di crescita dei contagi sta rallentando, sottolinea la protezione civile ed è fondamentale mantenere le misure di distanziamento e isolamento sociale per bloccare la folle corsa di Covid-19. Un migliaio le persone giudicate guarite nelle ultime 24 ore, che fanno salire il numero complessivo a 10.361, mentre restano ricoverati in terapia intensiva 3.612 pazienti, 1.263 dei quali in Lombardia. Nelle aree più colpite dall'epidemia arrivano i medici selezionati dalla protezione civile, e parte una nuova chiamata, questa volta indirizzata agli infermieri che in pochi giorni saranno scelti per dare man forte nelle zone rosse del Nord. Intanto prosegue la solidarietà sanitaria anche internazionale nei confronti dell'Italia con il trasferimento di altri sette pazienti lombardi in terapia intensiva, verso la Germania. Fuori dagli ospedali, la guerra al coronavirus passa per le rigide misure di isolamento sociale che di giorno in giorno vengono limate con nuove ordinanze locali e moduli da riempire: per l'autocertificazione necessaria a circolare, viene pubblicato un nuovo modulo, il quarto, e proseguono i controlli del Viminale, mentre, in mare, continua lo svuotamento delle navi da crociera nei porti di Savona e Civitavecchia. Sul fronte scuola nulla è ancora certo ma la ministra Lucia Azzolina sottolinea che si riaprirà solo "se e quando le condizioni lo consentiranno". Di più, al momento non è dato sapere, anche se il Miur si sta già attrezzando per un esame di maturità in emergenza, con studenti valutati da membri interni e il solo presidente di commissione esterno. Infine, mentre l'Esecutivo è al lavoro per le nuove misure, anche economiche, che verranno varate nei prossimi giorni, un nuovo grido d'allarme arriva da Confcommercio che prospetta un conto salatissimo da pagare per la crisi Covid, con un buco da oltre 50 miliardi di euro e tre punti di Pil in meno.

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