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Italiani in quarantena forzata, in Tunisia ci trattano da untori

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Davide Di Santo
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Piccoli armatori italiani messi in quarantena obbligatoria e trattati come appestati in Tunisia. A denunciare la vicenda, raccontata dal Secolo, il leghista Mauro Ferri parente di uno dei due armatori - Luca Vitiello e Sergio Monteforte -  bloccati a bordo della loro imbarcazione nel porto di Monastir, Tunisia.  I due, provenienti dalla Sicilia, hanno riportato delle avarie e non possono rimettersi in mare come chiesto dalle autorità del Paese nordafricano. Nel porto è però scattata la quarantena. Il leghista parla addirittura di "un trattamento disumano e inaccettabile": "Non gli stanno fornendo né acqua né corrente e le scorte alimentari a bordo stanno per terminare". La colpa, denuncia Ferri, è del governo Conte che con la gestione del coronavirus ci ha reso gli "untori" del mondo. 

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