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Coronavirus, settima vittima in Italia: uomo di 62 anni morto a Como

Il bilancio si aggiorna: più di 220 contagiati

Alessandro Austini
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Sale a sette il bilancio delle vittime del Coronavirus in Italia. Dopo l'ottantenne deceduto a Milano, a Como è morto un uomo di 62 anni, anche lui ricoverato in ospedale per un'altra patologia. Il conteggio dei contagiati nel nostro Paese, attualmente il terzo al mondo con più casi confermati dopo Cina e Corea del Sud, è arrivato a 229. Di questi, 99 sono le persone ricoverate in ospedale con sintomi, 23 sono in condizioni più serie in terapia intensiva e 91 non hanno sintomi e sono a casa in isolamento. A questi si aggiungono i deceduti e una persona guarita, il ricercatore allo Spallanzani di Roma. Il capo della Protezione civile e commissario straordinario nazionale per l'emergenza Angelo Borrelli ha confermato nella quotidiana conferenza stampa che "i focolai sono ancora quelli indicati. Non ho conferma dalle strutture regionali di un collegamento tra il focolaio del Lodigiano e quello del Padovano". A chi chiedeva se è sicuro venire in Italia, Borrelli ha risposto: "In italia si è intervenuto con misure impegnative, c'è sicurezza e si può venire tranquillamente".  Continua intanto la caccia al cosiddetto "paziente zero" ma Borrelli ha dichiarato che "non c'è nessuna novità al riguardo". L'improvviso aumento di contagi in italia "preoccupa in modo profondo - dice invece Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - ci sono molte speculazioni sul fatto che questa stia diventando una pandemia, capiamo perché le persone lo chiedano e il livello di allarme dell'Oms è alto, ma non è ancora il momento di parlare di pandemia. Al momento non vediamo una diffusione che non può essere contenuta. Questo virus potrebbe diventare una pandemia? Assolutamente sì. E' già una pandemia? No, non ancora", ha detto Ghebreyesus.

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