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Coronavirus, bloccati al casello i cinesi che erano con i turisti contagiati

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Erano diretti all'abbazia di Montecassino. Ora sono allo Spallanzani

Angela Nicoletti
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Erano pronti per trascorrere la notte in un albergo di Cassino e poi nella giornata di oggi visitare anche l'abbazia di Montecassino. Invece i 19 passeggeri cinesi di un bus turistico provenienti da un tour in Campania, e del quale facevano parte i due casi confermati di coronavirus a Roma, è stato intercettato dai carabinieri della Compagnia di Cassino, bloccato e scortato fino allo 'Spallanzani' di Roma. Leggi anche: Da Treviso a Reggio Calabria, i casi sospetti in Italia La direzione generale dell'Asl di Frosinone, che ha gestito con grande celerità l'emergenza, ha diramato una nota in merito. "Nella serata, allertata dall'Assessorato alla Salute della Regione Lazio, la Direzione della ASL ha intercettato un pullman di turisti cinesi che avrebbero dovuto fare tappa nel Frusinate, del gruppo turistico di cui facevano parte i due pazienti già ricoverati allo Spallanzani e risultati positivi al nuovo Coronavirus. In accordo con l'Assessorato e lo Spallanzani la Direzione Generale e Sanitaria stessa con il Direttore DEA ha accompagnato il pullman scortato dalle forze dell'ordine fino all'ospedale romano. Nessuno del gruppo presenta alcun sintomo. Nessun contatto né permanenza sul territorio della Provincia. Nessun allarme per i nostri concittadini. Si tratta di controlli precauzionali, che si svolgeranno presso lo Spallanzani, dove tutto il gruppo turistico, unitamente all'autista italiano del pullman, sono ospitati all'Istituto romano da questa notte, per il tempo necessario ai controlli di sorveglianza".

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