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Falsi controlli sulle autostrade. Arresti, perquisizioni e sequestri

Nel mirino degli inquirenti la fondatezza dei report che sarebbero stati «edulcorati»

Carlo Antini
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False attestazioni sui controlli dei viadotti autostradali prima e dopo il crollo del ponte Morandi: la Guardia di Finanza di Genova sta eseguendo 9 misure cautelari, perquisizioni e sequestri nell'ambito dell'indagine «bis», scaturita dalla principale inchiesta sul disastro di Genova del 14 agosto del 2018 che ha provocato la morte di 43 persone. L'ordinanza è firmata dal giudice Angela Maria Nutini su richiesta dei pubblici ministeri Walter Cotugno e Massimo Terrile che indagano sul disastro. L'inchiesta «bis», scaturita dalle indagini sul crollo di ponte Morandi, aveva portato a 15 indagati tra dirigenti e tecnici di Aspi e Spea. Nel mirino della magistratura i monitoraggi su alcuni viadotti, tra cui il «Paolillo» in Puglia. Nel mirino degli inquirenti, la fondatezza dei report sullo stato dei viadotti che, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero stati «edulcorati». Oggi sono stati eseguiti 3 arresti e 6 misure interdittive. Il titolo di Atlantia affonda alla Borsa di Milano dopo l'annuncio di arresti e perquisizioni per il crollo del ponte Morandi di Genova. Le azioni perdono il 4,64% a 23,01 euro.

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