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Crollano ponti e strade in Sardegna

Allerta in tutto il nord-ovest. Allagamenti, esondazioni e voli sospesi

Carlo Antini
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Nell'ultima ora sono riprese in modo intenso le precipitazioni e conseguentemente anche le criticità idrogeologiche ed idrauliche in Sardegna. Lo rileva la protezione civile regionale che, su Facebook, annuncia di avere fatto evacuare 49 persone a Uta (Cagliari), sei delle quali accolte nelle strutture comunali. L'emergenza ha raggiunto anche San Vito dove, a causa degli allagamenti, sono intervenuti i vigili del fuoco per mettere in salvo due disabili e per raggiungere tre persone rimaste isolate in campagna. Il Ponte di ferro, tra San Vito e Muravera, è stato chiuso dopo che l'acqua ha superato i 4 metri di livello. Ceduto anche l'argine del Flumini Uri in agro di San Vito. Probabili scarichi a valle di lieve entità dalla diga del Cixerri, dove è stato raggiunto lo stato di preallerta. Piogge intense anche nelle zone del Sulcis e nei territori dei comuni di Uta, Santadi e San Sperate. Nel cagliaritano è ancora dispersa una donna di 60 anni che si trovava in auto con la sua famiglia.  Allagamenti, strade interrotte, case evacuate, disagi per i voli e tutti i collegamenti: la Sardegna meridionale è stata spazzata da un'ondata di maltempo che ha fatto scattare l'allerta rossa, il livello più alto. La forte perturbazione atlantica che ha già causato una decina di morti a Maiorca, nelle Baleari, ha raggiunto il nord-ovest della penisola, in particolare la Liguria di ponente e il Piemonte dove sono previsti nubifragi che potrebbero raggiungere i 200-300 litri d'acqua per metro quadrato in 12 ore.  La Sardegna ha rivissuto l'incubo delle alluvioni: prima è scattata l'emergenza nel sud per i violenti acquazzoni che hanno fatto esondare diversi fiumi. In particolare nella zona di Capoterra, a una ventina di chilometri da Cagliari, dove il 22 ottobre del 2008 c'era già stato un disastro che aveva provocato quattro vittime. Malgrado il lavoro di messa in sicurezza, il centro abitato è rimasto isolato con le squadre delle protezione civile che hanno aiutato la gente a mettersi al sicuro. Un ponte è crollato sulla statale 195 "Sulcitana" tra il chilometro 9 e 11. Situazione critica anche nelle vicine Uta e Castiadas: scuole chiuse, ponti sbarrati, strade interrotte e diverse persone portate al sicuro dalle forze dell'ordine. Chiusa la strada provinciale Uta-Capoterra. Il conducente di un'auto che era rimasta bloccata nell'acqua è stato liberato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Sull'aeroporto di Cagliari-Elmas si è abbattuta una tempesta di fulmini che ha costretto l'Enac a sospendere le operazioni di rifornimento di carburante per gli aerei pronti al decollo, bloccando lo scalo. Nell'Ogliastra la statale 125 è stata interrotta in più punti, dal chilometro 30 al 47 (tra Burcei e San Priamo) e tra il chilometro 98 e il 102 (nella zona di Tertenia) a causa degli allagamenti. L'allerta maltempo per il sud della Sardegna è stata estesa fino alla mezzanotte di giovedì.  Ora la preoccupazione si estende al nord-ovest della penisola: in Liguria è scattata l'allerta arancione per tutta la regione, in particolare nelle province di Imperia e Savona, dove molte scuole resteranno chiuse, ma anche nella stessa Genova. Allerta anche in Piemonte nelle zone di Cuneo, Torino, Biella, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. La Coldiretti ha lanciato l'allarme per le coltivazioni per un «maltempo che si abbatte sull'Italia dopo un mese di settembre che ha fatto segnare il 61% in meno di precipitazioni rispetto alla media storica, con i terreni secchi che amplificano il rischio idrogeologico». In particolare preoccupano le coltivazioni dove è in svolgimento la vendemmia e si iniziano a raccogliere le olive, «dopo che dall'inizio dell'anno si contano perdite superiori ai 600 milioni di euro a causa degli eventi estremi».

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