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Una squisita bontà che profuma di montagna: strudel di mele

Rosa De Caro
Rosa De Caro

Sono una desperate house wife - mum classe 75. Amo creare e sperimentare in cucina sulla scia di quello che sento dentro. Il mio obiettivo? Stupire i miei ospiti e la mia famiglia. Amo viaggiare nel mondo alla scoperta di culture e tradizioni tipiche. Le mie passioni: la buona cucina, la musica, la moda e tutta l'arte Dimenticavo… sono soprattutto una buona forchetta, amo curiosare e rubare con gli occhi come dicono i grandi maestri! La lettura è uno dei miei hobbies, ma quasi sempre in riva al mare, sorseggiando il mio mohito!

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Una calda sfoglia dorata arrotolata, ripiena di mele, uvetta, pinoli ed aromi profumati: sua maestà lo strudel. Pare derivi dalla trasformazione nel tempo di un dolce turco chiamato Baklava, in uso nell'impero ottomano al tempo di Solimano il Magnifico. Questi, nel corso delle guerre di espansione, conquistò territori che si estendevano dalla Turchia all'Ungheria, diffondendo anche la cultura gastronomica del suo popolo. Secoli dopo, grazie alla dominazione degli austriaci di molti territori dell'Italia del Nord, lo strudel divenne un dolce tradizionale di tutte le valli alpine del nord est. In particolare il Trentino Alto Adige è la regione depositaria di tutti i segreti riguardanti la preparazione di questa bontà locale, a causa anche delle numerose coltivazioni di mele presenti nel territorio. La mela Renetta e la Golden Delicious sono le due qualità più utilizzate nella preparazione dello strudel.

La pasta del dolce rappresenta la parte più laboriosa dei preparativi. La sfoglia si ottiene da un impasto fatto di farina manitoba, uovo, olio di semi di girasole, acqua e sale. Verso la farina sulla spianatoia a fontana, nel mezzo aggiungo l'acqua con il sale disciolto, l'uovo e l'olio. Impasto fino ad ottenere un panetto tondo liscio, che lascerò riposare ricoperto d'olio per un'ora, in una ciotola oliata. In una terrina lascio insaporire per una mezzora le mele tagliate a pezzi sottili, l'uvetta sultanina fatta rinvenire in un po' di rum,  la scorza grattugiata e il succo di un limone, i pinoli e lo zucchero.  In una padella faccio dorare nel burro fuso per dieci minuti del pangrattato
E' il momento di tirare la sfoglia sulla spianatoia infarinata con il mattarello, cercando di darle una forma rettangolare. La trasferisco su di un canovaccio di cotone pulito, che mi servirà di aiuto per richiuderla una volta farcita. Sul lato più corto della pasta verso con un cucchiaio il pangrattato dorato seguendo la linea verticale.

E' la volta del ripieno che dovrò distribuire in maniera uniforme sopra il pangrattato. Spolvero il tutto con della cannella e arrotolo la sfoglia su se stessa sollevando il canovaccio. Chiudo le estremità e trasferisco il rotolo sulla leccarda del forno rivestita di carta. Con un coltello pratico dei tagli obliqui sulla superficie e lascio cuocere in forno caldo per 45 minuti a 180 gradi. Una volta raffreddato, cospargere di zucchero a velo. In Trentino viene servito con della salsa alla vaniglia o del gelato alla crema, io ho optato per qualche ciuffetto di panna montata al momento. C'è da leccarsi i baffi!

Ricetta Strudel di mele
Pasta sfoglia: 250 gr di farina manitoba, 1 uovo, 100 ml di acqua, 5 gr di sale, 50 gr di olio di semi di girasole 
Ripieno: 4 mele Golden Delicious, 50 gr di pinoli, 100 gr di uvetta, Rum q.b., scorza e succo di un limone, 
60 gr di zucchero, 60 gr di pangrattato, 40 gr di burro, un cucchiaio di cannella, zucchero a velo q.b.

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