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Gazosa, Jalisse e Valeria Rossi. Che fine fanno le meteore del pop

Carlo Antini
Carlo Antini

Parole e musica come ascisse e ordinate

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Una canzone che ha segnato un’estate, un album che ha fatto sognare gli autori prima di far perdere le tracce. Personaggi entrati nelle nostre vite e poi scomparsi, spesso provando a tornare alla ribalta senza riuscirci. Sono le meteore del pop-rock. Solo a pronunciare nomi o titoli delle canzoni si rivivono capitoli della nostra storia, si aprono cassetti dei ricordi che credevamo chiusi per sempre. Gazosa, Valeria Rossi, Jalisse. E ancora Lou Bega, Las Ketchup, Chumbawamba e Aqua. Sono solo alcune delle stelle per un giorno. I Gazosa di Jessica Morlacchi hanno toccato il cielo con un dito all’epoca di «www mi piaci tu», pezzo pop che divenne anche la colonna sonora di un famoso spot in tv. La band nacque nel ’98 e, oltre a Jessica Morlacchi, era composta dai fratelli Valentina e Federico Paciotti e Vincenzo Siani alla batteria. Nel 2013 Morlacchi partecipò senza troppa fortuna a «The Voice of Italy» nella squadra di Cocciante. Fino ai recenti avvenimenti legati a Memo Remigi e «Oggi è un altro giorno». E basta dire «Dammi tre parole» per cominciare a cantare. Era l’estate del 2001 quando Valeria Rossi divenne un tormentone. Dopo il grande successo del singolo ha pubblicato 2 album «Ricordatevi dei fiori» e «Osservi l’aria» che non sono riusciti a eguagliare l’eco del debutto. Ma ci sono meteore che hanno vinto perfino Sanremo. Nel ’97 al Festival si imposero i Jalisse con «Fiumi di parole». La loro vittoria fu accompagnata da mille polemiche. Due sconosciuti di un’etichetta indipendente con una canzone che ricordava i Roxette. Il resto è storia con i Jalisse che continuano a suonare in Italia senza riscuotere granché.

Com’è facile prevedere gli stranieri non sono da meno. Hanno conquistato fior fior di classifiche e poi sono scomparsi. Come Lou Bega con la sua «Mambo No.5», gioioso inno alla poligamia. Dopo il fortunato esordio, ha pubblicato altri 4 album, nessuno dei quali ha più raggiunto la vetta. Attualmente lavora come producer per i Groove Coverage. Nel ’97 i Chumbawamba sbaragliarono la concorrenza con la loro «Tubthumping». Poi più nulla di rilievo per la formazione rock/anarchico britannica. Fino al luglio 2012 quando annunciarono il loro scioglimento con un comunicato. Ed era l’estate 2002 quando le Las Ketchup fecero ballare tutti con «The Ketchup Song (Asereje)». Erano un gruppo spagnolo composto dalle sorelle Muñoz. La fortunatissima canzone ebbe un successo enorme in tutto il mondo divenendo uno dei tormentoni estivi più noti degli anni 2000. Dopo di che il nulla. Fino ai giorni nostri. Barbie è tornata alla ribalta e così le note di «Barbie girl». Con lei nel ’97 il gruppo scandinavo degli Aqua arrivò al numero 1 in Italia, Inghilterra, Svizzera, Francia, Belgio, Australia e Svezia. A volte, però, i miracoli diventano realtà e il recente film di Gerwig sta facendo risuonare la loro hit in tutti i cinema del mondo. Il remix di Nicki Minaj e Ice Spice ha fatto il resto. «I’m a Barbie girl, in the Barbie world/Life in plastic, it’s fantastic!».

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