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Il Pd piomba su Gino Cecchettin, la richiesta in Commissione femminicidi

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Il Pd "chiama" Gino Cecchettin, il padre della studentessa uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Il caso ha scosso profondamente l'Italia e ha aperto il dibattito sulla violenza di genere e sul ruolo della cultura patriarcale. Il padre di Giulia Cecchettin domenica scorsa è stato protagonista di una toccante intervista nel salotto di Che tempo che fa, con Fabio Fazio che ha anche definito "vergognosi" e "inaccettabili" gli insulti che l'uomo ha iniziato a ricevere con l'esposizione mediatica. Impegno pubblico che evidentemente sta facendo breccia anche nella politica con il Partito democratico di Elly Schlein che martedì 12 dicembre esce allo scoperto con una nota.

 

"Il gruppo del Pd in commissione bilaterale di inchiesta sul Femminicidio, insieme alla capogruppo Dem Sara Ferrari, ha chiesto alla presidente della commissione medesima, Martina Semenzato, di valutare l’opportunità di un’audizione in presenza o da remoto di Gino Cecchettin", si legge in un comunicato della compagine dem in commissione. Perché ascoltarlo? L'obiettivo è "raccogliere indicazioni e aspettative rispetto al lavoro della commissione e per testimoniargli direttamente un impegno collettivo, in risposta al suo appello rivolto alla politica di lavorare in modo unitario nel contrasto alla violenza contro le donne".

 

Su questo versante si moltiplica l'attivismo dem. La consigliera comunale di Napoli Mariagrazia Vitelli, del Pd, ha annunciato che proporrà un "gesto di forte valore simbolico", ossia lasciare un "posto occupato" dalle donne vittime di femminicidio nel Consiglio comunale di Napoli. Intanto il Senato accademico dell’Università di Padova ha approvato la delibera che conferisce la laurea alla memoria in Ingegneria Biomedica a Giulia Cecchettin. La consegna ai familiari avverrà durante una cerimonia che si terrà il prossimo 2 febbraio. 

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