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Travis Scott al Circo Massimo, è bufera. Feriti, incidenti e chiamate al 115: "C'è il terremoto"

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È bufera per il concerto al Circo Massimo di Roma, lunedì 7 agosto, di Travis Scott, rapper americano di culto, al secolo Jacques Bermon Webster II. Circa una sessantina di persone hanno avvertito sintomi lievi di intossicazione, con occhi e gola irritati, e hanno richiesto l’intervento dei sanitari che erano presenti sul posto. Non si esclude che a causare l’irritazione potrebbe essere stato uno spray al peperoncino spruzzato da uno spettatore durante il concerto. Inoltre un ragazzo di 14 anni è precipitato da un’altezza di 4 metri dopo aver scavalcato insieme ad altri amici le recinzioni del parco archeologico dove si trova la terrazza Palatino, per eludere i controlli alle biglietterie e poter assistere allo spettacolo senza biglietto. È stato recuperato dai Vigili del Fuoco e poi affidato all’autoambulanza del 118 che lo ha trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Pediatrico del Bambino Gesù in codice rosso, ma le sue condizioni non sono gravi. Ma oltre ai problemi di sicurezza, la polemica divampa per la location scelta dopo il concerto di Milano del 30 giugno, che aveva sollevato un vespaio di polemiche per i volumi del concerto con le frequenze basse che erano state percepite da molti residenti come un terremoto. Situazione che si è ripetuta a Roma con decine di chiamate ai vigili del fuoco. 

 

"Il Circo Massimo è un monumento. Non è uno stadio, né una sala concerti. Questi mega-concerti rock lo mettono a rischio, come a rischio in prospettiva è anche il Palatino che è lì accanto", ha detto Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo, commentando la notizia dei molti romani che hanno ciamato i numeri di emergenza temendo un terremoto. Parlando con l’AGI, non nasconde il suo disappunto. "Gli eventi musicali a mio avviso si possono realizzare ma ben selezionati, come l’Opera e i balletti. I concerti rock andrebbero tenuti negli stadi anche per non mettere a repentaglio la pubblica incolumità", ha detto all'Agi.

 

Al Circo Massimo recentemente hanno suonato Guns’n Roses e Imagine Dragons. Il rischio è che i monumenti ne risentano: "Finora non ci sono stati danni al patrimonio, ma non sappiamo cosa potrà succedere. Teniamo presente che il Circo Massimo non è un prato, è un monumento: ha gallerie sotterranee, parti archeologiche, non ci si può saltare sopra per ore, in decine di migliaia. Oggi ho subito chiesto di verificare i danni, non è una situazione secondo me consona per un posto del genere. Questi concerti andrebbero fatti negli stadi, o comunque nei luoghi preposti", ha detto Russo. 

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