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Andrea Purgatori, il giorno della verità: via all'autopsia, ipotesi super-perizia

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 È stata eseguita nella serata di ieri, martedì 25 luglio,, all’istituto di medicina legale del policlinico romano di Tor Vergata, la tac sulla salma del giornalista Andrea Purgatori, deceduto nella Capitale lo scorso 19 luglio. L’esame sarà seguito oggi 26 luglio dall’autopsia, in programma alle 16  in virtù dell’incarico conferito dai pm di Roma. Sulla morte del giornalista, in seguito a una denuncia dei familiari, la procura capitolina ha infatti aperto un’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e dal pm Giorgio Orano. Tra gli obiettivi degli esami c’è quello di riuscire a verificare la presenza delle metastasi, il loro stadio e la loro posizione, nonché dell’eventuale ischemia. Anche per questo, assieme all’esame autoptico, saranno effettuati prelievi di natura anatomopatologica, che potrebbero fornire elementi importanti per accertare il quadro clinico in cui è avvenuta la morte di Purgatori.

 

Insomma, è il giorno della verità per capire cosa ha portato alla morte del conduttore di Atlantide, ma i risultati non arriveranno prima del mese prossimo. E non si esclude, se necessario, anche l’ipotesi di una maxi-consulenza. Dopodiché la procura di Roma ha in programma l’ascolto di persone informate sui fatti. Un lavoro articolato e complesso, all’interno di un’inchiesta per omicidio colposo che vede due persone iscritte nel registro degli indagati, ossia due medici della clinica romana Pio XI, dove gli è stato diagnosticato il male, e nei giorni scorsi i Nas hanno provveduto al sequestro della documentazione e delle cartelle cliniche. La famiglia del giornalista è assistita dagli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri, mentre gli indagati sono difesi dal legale Fabio Lattanzi.

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